Kata, la ricerca nelle "fosse biologiche": il sospetto degli inquirenti
Nessuna notizia sulla piccola Kata, sparita nel nulla ormai nove giorni fa, inghiottita dal buco nero dell'ex Hotel Astor, occupato e sgomberato nei giorni scorsi dopo il caso di cronaca che sta scuotendo Firenze. I genitori della piccola, Katherine Alvarez Vasquez e Miguel Angel Romero Chicclo, tramite i loro legali hanno fatto sapere di aver ingaggiato come consulente Luciano Garofano, generale dei carabinieri in congedo ed ex comandante del Ris di Parma.
Nel frattempo proseguono i sopralluoghi nella struttura sgomberata: indagini minuziose, lunghe, sfiancanti iniziate domenica 18 giugno e proseguite oggi. Non si lascia nulla di intentato: secondo quanto si apprende, le ricerche vengono effettuate anche nei pozzi neri, dove operano due autospurghi. E ancora al setaccio ogni possibile nascondiglio, tra cunicoli, tubazioni, tombini e le fosse biologiche della struttura. Tra i timori degli inquirenti anche il fatto che Kata possa essere stata nascosta nella intercapedine di un muro, ma ad ora non è stato scoperto nulla in tal senso.
Kata, inquietante ritrovamento in un cassonetto: l'ultimo indizio sulla bimba scomparsa
I Carabinieri di Firenze hanno acquisito e stanno vagliando le immagini di una nuova telecamera privata che inquadrava il retro dell'Astor, dove si suppone possa essere stata portata la bimba il 10 giugno, giorno della scomparsa, per farla uscire dall'hotel. Secondo quanto riporta La Nazione, la telecamera è di una ditta di via Monteverdi, che confina con l'hotel, e secondo alcuni testimoni in quel cortile un adulto, quel giorno, avrebbe preso con sé una bambina.
"Lanciato dalla finestra". Kata, pista-choc: cosa c'è dietro. E ora nell'hotel...