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Kata, spunta la pista dello stupro: "Ho visto un uomo che la portava via"

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È caccia a chi potrebbe aver preso Kataleya, la bambina di 5 anni sparita dall'ex hotel Astor di Firenze, dove abita. L'ultima pista ha portato alla maxi-perquisizione nello stabile al civico 34 di via Boccherini. I carabinieri con i vigili del fuoco si sono fatti aprire tutti gli appartamenti, ispezionando anche cantine e garage. Ma della piccola non c'è traccia. E così spunta un'altra ombra, quella di una vendetta per una violenza subita da una quindicenne, anche lei peruviana. "Ho visto un uomo portare via Kata e dirigersi nel palazzo accanto" avrebbe detto un testimone che non è l'unico a raccontare dell'inquietante circostanza.

 

 

Gli occupanti dello stabile, il vecchio albergo in disuso dall'emergenza Covid e divenuto poi rifugio di un centinaio tra sudamericani e romeni, tra cui anche la famiglia di Kata, raccontano proprio della presunta violenza subita dalla 15enne. "Tempo fa - racconta una donna, la compagna del peruviano volato giù dal secondo piano dello stabile il 27 maggio per sfuggire a un agguato, al Messaggero - c'è stata una lite tra uno dei capi dell'occupazione e la figlia. Un caos per cui si è riunita anche l'assemblea dell'occupazione in cui si è parlato di uno stupro subito da una 15enne, anche lei peruviana, ma esterna. Dicevano che era stata trascinata dentro da gente di qui, forse erano tutti ubriachi, anche lei. Da quel momento non c'è stata più pace. Che periodo sarà stato? Febbraio, eravamo in tanti, era ancora presente il papà di Kata".

 

 

Ecco allora il punto: "Il papà della vittima dello stupro potrebbe aver architettato la sparizione della bambina come ritorsione, avendo tutto il tempo di meditare bene come agire senza lasciare tracce". Al momento però non c'è nulla di certo e gli agenti lavorano giorno e notte senza tregua per riportare Kata tra le braccia della madre.

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