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Impagnatiello, il dettaglio-choc: dove ha dato la prima coltellata a Giulia (e perché)

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Alessio Impagnatiello viene descritto dai pm come una persona “in grado di mentire ripetutamente e di cambiare più volte versione dei fatti”. Lo sta facendo anche adesso che rischia il carcere a vita per aver ucciso Giulia Tramontano e il figlio che portava in grembo. Tra i tanti aspetti da chiarire, i pm stanno cercando di ricostruire il momento in cui Impagnatiello ha accoltellato la compagna. 

 

 

Nella sua confessione il barman aveva dichiarato di aver colpito Giulia dopo che lei si era ferita con il coltello volontariamente. Poi aveva cambiato versione davanti al gip, affermando che la 29enne si era ferita per errore e solo in seguito lui l’aveva colpita al collo. I rilievi dei carabinieri e le prime analisi delle traiettorie delle macchie di sangue trovate sulle pareti fanno però pensare che la verità sia un’altra: Impagnatiello avrebbe aggredito la compagna alle spalle, praticamente un agguato, e le ha impedito di urlare con una coltellata alla gola. 

 

 

“Non poteva che essere così - ha dichiarato una vicina di casa dei due giovani - era impossibile che nessuno avesse sentito le urla di Giulia se ne avesse avuto il tempo, i nostri muri sono confinanti, si sente tutto, tante volte li ho sentiti parlare, mai litigare, qualche volta lei aveva un tono più alto, lui no , sempre molto freddo e controllato”. 

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