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Papa Francesco, "passaggio di poteri"? La scelta del Pontefice ricoverato

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Non ci sarà nessun "passaggio di poteri" durante il ricovero di Papa Francesco al Gemelli. Lo ha chiarito senza fraintendimenti il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano: "È escluso categoricamente", il Pontefice continua a governare la Chiesa dal Gemelli, "rimarrà in ospedale per il tempo necessario all’intervento e poi riprenderà la sua attività, anche dal letto, al servizio della Chiesa. Se ci saranno cose urgenti, gliele porteremo lì". Parole nette che fanno ancora infrangere sugli scogli della realtà le fantasie di possibili dimissioni papali. Accadde anche nello scorso marzo quando il Pontefice era ricoverato al Policlinico Gemelli per curare una polmonite acute. Molti, commentando le condizioni critiche di Francesco, avevano fantasticato su un imminente conclave. Che non c'è stato. E non ci sarà neppure questa volta. "Sono ancora vivo", disse Bergoglio, una volta dimesso dall’ospedale fermandosi all’uscita dal Gemelli per salutare i giornalisti.

 

Tutto è andato bene anche questa volta e il Papa, dopo l’intervento, ha scherzato con i medici. "Alla domanda se sentisse dolore a seguito dell'intervento,", ha raccontato Massimo Antonelli, direttore dell'Unità operativa complessa Anestesia, Rianimazione del Gemelli Irccs dove Bergoglio è ricoverato, "il Santo Padre ha risposto più con cenni della testa che con le parole, rassicurando tutti noi che stava bene e che non provava alcun dolore fisico. Sono state queste le prime battute che abbiamo scambiato con Papa Francesco poco dopo il suo trasferimento nell'appartamento riservato al Pontefice nel Reparto Solventi". Dal Vaticano fanno sapere che "Papa Francesco ha trascorso una notte tranquilla riuscendo a riposare in modo prolungato; è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo".  "Gli esami di controllo di routine sono buoni", fa sapere il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni. "Per l'intera giornata osserverà il necessario riposo post operatorio. Il Papa è informato dei messaggi di vicinanza e affetto giunti nelle ultime ore ed esprime la sua gratitudine, chiedendo nel contempo di continuare a pregare per lui". 

 

Soprattutto Santa Teresa. Come racconta Fabio Marchese Ragona sul Giornale, il Papa prima di affrontare l'intervento si è raccolto davanti alle reliquie di Santa Teresa di Lisieux, alla quale è molto devoto. Ha poggiato una rosa bianca per poi fermarsi in preghiera davanti a quello scrigno: un momento di grande intensità spirituale durante il quale sembra aver affidato proprio alla monaca carmelitana francese, proclamata santa da Pio XI nel 1925, l’intervento a cui si è sottoposto ieri nel primo pomeriggio. 

 

 

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