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Multe, boom nelle città del Pd: ecco come fanno cassa i sindaci di sinistra

Fabio Rubini
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Nei giorni scorsi la sinistra si è riempita la bocca con gli attacchi a Giorgia Meloni che aveva parlato di «pizzo di Stato» per indicare la pervicacia con la quale si va all’assalto dei piccoli commercianti per scovare micro evasioni. Non una sola parola, invece, è stata pronunciata dai dem per denunciare il vero «pizzo di Stato» rappresentato dalle multe, che nelle grandi città sono aumentate del 37,4% rispetto al 2021, per un incasso che in soli 365 giorni è passato da 398,5 a 547 milioni di euro. Un silenzio dettato forse dal fatto che in cima alle classifiche delle città maggiormente beneficiate dall’incasso delle sanzioni, si trovano tutte (o quasi) amministrazioni a guida Centrosinistra.

La classifica è stata resa nota dal Codacons dopo aver compulsato i dati relativi alle rendicontazioni ufficiali che i Comuni devono presentare al governo entro il 31 maggio. Da queste dichiarazioni si evince che la città che più tartassa gli automobilisti è ancora una volta Milano, che nel 2022 ha incassato 151,5 milioni di euro (nel 2021 erano 102,6 milioni). Sul podio, dietro al capoluogo lombardo, ci sono Roma con 133 milioni e Firenze con 46. Poi Bologna (43 milioni) e Torino (40 milioni). Queste città hanno due cose in comune: sono tutte governate dal Centrosinistra a trazione Pd e hanno fatto della lotta alle macchine una vera e propria ossessione.

 

 

 

MISSIONE IMPOSSIBILE

Prendiamola capofila Milano: per un povero automobilista che percorre le vie di questa città è quasi impossibile uscire indenne tra telecamere che segnalano infrazioni semaforiche; ingressi in zone a traffico limitato e zone a 30 all’ora, che si alternano con sensi alternati, piste ciclabili disegnate direttamente sulla carreggiata, corsie preferenziali e autovelox in ogni dove. Per non parlare della giungla di divieti divisi tra tipologie di motori, giorni della settimana e orari da rispettare anche nel corso della singola giornata. Un vero e proprio labirinto dove riuscire a non infrangere nemmeno una regola del codice stradale è più complicato che risolvere il cubo di Rubik.

Non è un caso che le reazioni politiche più veementi si siano scatenate proprio contro Beppe Sala e la sua giunta. Per Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega «Milano, oltre ad essere la capitale dei reati, è anche la capitale delle multe. I cittadini che hanno la colpa di possedere una macchina sono usati come bancomat dall’amministrazione a guida Pd». E ancora: «A fronte di queste entrate non riscontriamo alcun miglioramento della manutenzione delle strade delle piazze cittadine: per questo ci chiediamo che fine facciano i soldi incassati con le multe».

Un quesito al quale risponde indirettamente Riccardo De Corato, storico vice sindaco della città dell’era del Centrodestra, attualmente deputato per Fratelli d’Italia, che spiega: «Servono per ripianare i bilanci in disordine a causa delle follie ecologiste della giunta di sinistra».
Nei dati resi noti dal Codacons, poi, ci sono altre particolarità. La prima è ovviamente quella dei Comuni che multano di meno gli automobilisti. Si tratta di Catanzaro con 812 mila euro incassati e Aosta con 917 mila.

Poi c’è la graduatoria delle città dove gli autovelox hanno fatto strage di multe. Anche in questo caso in vetta c’è un centro a guida Centrosinistra: è la Firenze del sindaco Nardella, che è di gran lunga al primo posto per incassi da autovelox. Nelle tasche del Comune sono finiti 23,2 milioni di euro, in pratica il 50% del totale delle sanzioni emesse. Al secondo posto rispunta Milano (12,9 milioni), terza Genova, primo capoluogo in classifica governato dal Centrodestra, con incassi per 10,7 milioni. In coda a questa speciale classifica c’è Napoli che dalle telecamere che controllano la velocità delle auto ha incassato la miseria di 18.700 euro. Ci sono anche le città che più hanno incrementato le entrate rispetto all’anno precedente. Qui il primato va assegnato a Potenza (sindaco di Centrodestra) che è passata da un incasso di 1,1 milioni del 2021 ai 3,7 dello scorso anno, con un incremento del 224%. A seguire Palermo (+164%) e Firenze (+120%).

 

 

 

ALLA RISCOSSA

«Le multe stradali si confermano un tesoretto per i Comuni italiani, garantendo alle casse degli enti locali generosi introiti - ha spiegato il presidente del Codacons Carlo Rienzi -. La ripresa della circolazione delle auto dopo il periodo della Pandemia ha sicuramente inciso sul forte aumento delle sanzioni, ma i dati dimostrano come permangano gravi criticità circa l’uso degli autovelox, spesso piazzati sulle strade in modo del tutto scorretto al solo scopo di fare cassa». Proprio per questo «per aiutare i cittadini a contestare le multe ingiuste, abbiamo organizzato per il prossimo 12 giugno un webinar dove legali ed esperti del settore forniranno informazioni agli automobilisti sanzionati»

 

 

 

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