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San Pietro, uomo nudo sull'altare? Gli estremi rimedi del Vaticano

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Un uomo nudo ha costretto il Vaticano a prendere provvedimenti. L'arciprete della Basilica di San Pietro, il cardinale Mauro Gambetti, ha infatti celebrato presso l'Altare della Confessione, con i canonici del Capitolo di San Pietro e con i fedeli presenti, un rito penitenziale. Il motivo? Giovedì sera, quando la Basilica era prossima alla chiusura, un uomo di nazionalità polacca, in stato emotivo alterato, si è avvicinato all'altare, si è spogliato rapidamente ed è saltato sopra il piano di marmo. 

 

 

Sulla schiena l'uomo aveva scritto a pennarello 'Save children of Ukraina', salvate i bambini dell’Ucraina. Raggiunto dai custodi e dalla Gendarmeria vaticana, non ha opposto resistenza e, dopo l'identificazione, è stato consegnato dalle autorità vaticane alla polizia italiana che gli ha consegnato un foglio di via, con obbligo di lasciare il territorio italiano. 

 

 

Il rito penitenziale era diretto a riconoscere le colpe e le "strutture di peccato" che condizionano "i cuori e le menti delle persone ma anche dei popoli" e chiedere perdono a Dio. Il card. Gambetti, nella sua riflessione, ha spiegato che "è la struttura di peccato di cui parlava Giovanni Paolo II, che alimenta la guerra, le guerre": quella "struttura di peccato che abita nelle nostre società ormai sempre più abituate a considerare l'individuo" come qualcuno "che con noi non è detto che abbia qualcosa a che vedere o a che fare". E infine: "Siamo qui per dire al Signore: 'Riconosciamo che queste strutture di peccato condizionano l'agire personale e l'agire della società' e 'Signore, ti chiediamo perdono. Purificaci. Purificaci'".

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