Madonna di Trevignano, la verità definitiva: "Perché lacrima e trasuda"
La madonna di Trevignano continua a far discutere. Le parole di Gisella Cardia, la veggente che alle porte di Roma afferma di avere apparizioni mariane, di fatto hanno creato una bufera attorno al piccolo centro che è stato travolto da un'attenzione mediatica senza precedenti. E di fatto adesso, come riporta Fanpage.it che ha intervistato la prfessoressa Sofia Lincos, laureata in Fisica e membro del Cicap (Comitato Italiano per il Controllo della Affermazioni sulle Pseudoscienze), è forse giunto il moneto di spiegare alcuni aspetti di questa vicenda. La docente rivela in modo chiaro quali possano essere le cause naturali di alcuni fenomeni, come ad esempio statue che lacrimano sangue o trasudano olio: "Le cause che accomunano fenomeni apparentemente sovrannaturali su oggetti religiosi sono naturali oppure si tratta di manomissioni.
Nella maggior parte dei casi che abbiamo studiato si tratta di colle o resine che si sciolgono a causa delle temperature, come ad esempio la statua della Madonna che piangeva in Olanda nel giugno del 2001 analizzata all'ospedale del posto. Oppure l'umidità stessa che, a seconda del materiale del manufatto, viene assorbita e successivamente rilasciata tramite porosità o spaccature. Ci sono stati casi analoghi anche in Italia, come ad esempio il Crocefisso di Stupinigi oppure, proprio nella provincia di Roma, il caso della statuetta della Madonna che "lacrimava sangue" a Civitavecchia. Un'altra causa può essere il batterio Serratia marcescens, probabilmente ‘protagonista del miracolo di Bolsena' in provincia di Viterbo, dove le Ostie si sono tinte di rosso. Oppure ancora più semplicemente, sugli oggetti è stata applicata della sostanza da qualcuno", spiega a FanPage. Poi spiega quali sono i casi che ha affrontato: "Negli anni abbiamo ricevuto segnalazioni da tutta Italia e fatto analisi su immagini che "piangevano lacrime" o che "trasudavano olio".
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Nel 2012 ad esempio ci siamo occupati di un'icona della "Madonna che piangeva" nella Chiesa ortodossa di San Nicola a Milano, un fenomeno che si era verificato nel 2008 e 2010. Il nostro segretario Massimo Polidoro ha preso informazioni dal responsabile e ha prelevato del liquido. Il chimico Luigi Garlaschelli lo ha fatto analizzare ed è risultato essere un olio vegetale, che non poteva provenire dal trasudamento del quadro, perché era realizzato con pigmenti di origine minerale. Probabilmente era stato applicato da qualcuno. Hanno messo un vetro davanti all'immagine e il fenomeno non si è più verificato". Infine spiega cosa accadeva in passato, infatti fenomeni come quello delal statuetta di Trevignano avrebbero radici profonde, millenarie: "È curioso osservare come le statue "lacrimavano", "sudavano" e "sanguinavano" già nell'Antica Grecia e a Roma, come ci testimoniano nei loro scritti alcuni autori. Inoltre fenomeni "paranormali" riguardano anche altre statue culture nel Mondo come ad esempio le statue di Ganesh che negli anni Novanta "bevevano il latte": in questo caso ad entrare in gioco è stata la legge della della capillarità, che portava il liquido dal cucchiaio posto sotto alla bocca fin dentro il corpo".
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