Mario Tozzi, dramma-meteo in Emilia Romagna? "La folle teoria sulle nutrie"
Una delle indiziate principali per l'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna è la nutria. Ma procediamo con ordine. Mario Tozzi su La Stampa si chiede com'è possibile che un evento come quello di ieri ci colga ancora impreparati: "Bastava aver letto l'ultimo rapporto di quei catastrofisti dell'Ipcc, che recita (testuale): 'Frequenza e intensità degli eventi meteorologici a carattere violento sono aumentate negli ultimi 70 anni e il responsabile maggiore è l'uomo'".
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Qualche responsabilità - continua l'esperto - ce l'hanno gli amministratori. In ogni caso, è fuor di dubbio che tutto sia ricollegabile all'inquinamento e all'emergenza cllimatica: "Ogni alluvione, ogni evento siccitoso estremo, ogni ondata di calore sono figli di ciascuno dei barili di petrolio e dei metri cubi di gas che continuiamo a bruciare. E delle corporation che su questo continuano a lucrare extra profitti esorbitanti sulla nostra salute, pur essendo perfettamente a conoscenza dei fatti da decenni. E dei governi, quasi tutti, che continuano a sovvenzionare i combustibili fossili con denari pubblici".
Discorso a parte per quel che riguarda il territorio. In genere, in caso di disastro, si tende a dare la colpa all'eccezionalità dell'evento, alla mancanza di opere "di protezione", agli ambientalisti che impediscono di ripulire i corsi d'acqua e, ultimamente, anche alle nutrie. Si tratta, spiega Tozzi, di "bestiole, assolutamente non aggressive e non portatrici delle malattie dei topi, verso cui si nutre un'ostilità inspiegabile, forse perché assomigliano ai ratti". A scagionarle ci pensa sempre l'esperto, che spiega: "Le nutrie scavano gallerie e tane negli argini fluviali e se ne trovano molte nelle zone di rottura in caso di piogge eccezionali, ma ce ne sono altrettante dove l'argine resta integro e resta tutto da dimostrare il rapporto di causalità".
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