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Napoli, manifesti agghiaccianti contro Meloni e Piantedosi: "Buon 25 Aprile..."

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Sfregio a Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara: a Napoli sono comparsi dei manifesti con le loro foto capovolte. Un messaggio di violenza proprio nel giorno che dovrebbe unire tutti, il 25 aprile. Questi cartelli sono stati affissi nella notte soprattutto sotto le lapidi che in diverse zone della città ricordano i martiri delle Quattro Giornate, insurrezione popolare del 1943 conclusasi con la cacciata dell’esercito tedesco. Sui manifesti la foto della Meloni è accompagnata dalla scritta “Pronti! (a rovinare il paese)”; mentre su tutti gli altri si legge “Buon 25 aprile”. Poi accanto alla foto di La Russa c'è scritto “dal presidente dei nostalgici”, accanto a quella di Valditara “dal ministro dell’umiliazione e della repressione” e accanto a quella di Piantedosi “dal ministro delle morti in mare”.

 

 

 

A rivendicare l'azione sono stati gli attivisti del centro sociale Ex Opg – Je so’ pazzo: “Dalle strade, dalle piazze, dalle scuole e dalle università arriva un messaggio semplice e chiaro: Napoli è, e sempre sarà, antifascista​. Napoli ripudia questo governo, il governo dell’odio, e lo ribadiamo a gran voce in occasione del 25 aprile, giornata in cui ricordiamo il sacrificio dei partigiani, di centinaia di migliaia di donne e uomini che si organizzano, coraggiosamente, per liberare questo paese dal nazifascismo.​ La pagina di storia più bella e fiera per l’Italia, quella costruita, desiderata, gioita collettivamente, quest’anno assume un significato e un’importanza diversi, durante l’anno del governo dell’odio, il governo più a destra nella storia della nostra Repubblica​”. 

 

 

 

"Massima solidarietà agli esponenti del governo per le vili minacce ricevute a Napoli dagli attivisti dei centri sociali - ha commentato Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera - i manifesti rappresentano un attacco alle istituzioni e, quindi, alla democrazia. Quelli che si proclamano antifascisti a parole, non perdono occasione, nemmeno in una giornata come questa di oggi che dovrebbe essere di pacificazione nazionale, per promuovere la violenza e l’intolleranza in barba a quei valori di libertà che tanto dicono di volere difendere".

 

 

 

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