Cerca
Cerca
+

Pietro Orlandi e le accuse oscene su Papa Wojtyla: "Chi le ha pronunciate"

  • a
  • a
  • a

"Illazioni offensive e infondate". Papa Francesco attacca Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela Orlandi scomparsa nel giugno 1983 dalla Città del Vaticano. L'uomo aveva adombrato un possibile coinvolgimento di Papa Giovanni Paolo II nel caso, suggerendo addirittura delle "notti brave" di Wojtyla a Roma. Accuse di condotte immorali che hanno fatto infuriare Bergoglio, a cui risponde lo stesso Orlandi: "E' giusto che Papa Francesco abbia difeso Wojtyla dalle accuse fatte attraverso un audio reso pubblico lo scorso 9 dicembre. Per questo motivo ho deciso di depositare quell'audio al promotore di giustizia Alessandro Diddi, lo scorso 11 aprile affinché convocasse Marcello Neroni, autore di queste accuse", scrive sul suo profilo Facebook.

 

 

 

Ecco, dunque, il nome di chi ha pronunciato nella registrazione le accuse contro Giovanni Paolo II: Neroni, oggi 82enne, è ritenuto vicino alla banda della Magliana e legato al boss Renatino de Pedis, come pure ad Aldo De Benedittis, conosciuto negli anni Novanta come il 're dei videopoker'. "Certamente non può spettare a me dire se questo personaggio abbia detto il vero oppure no - prosegue il fratello di Emanuela Orlandi -. Diddi ha accolto questa mia richiesta, insieme alle altre, promettendo che avrebbe scavato a fondo ogni questione, compresa questa".

 

 

 

"Io, tanto meno l'avvocato Sgrò - aggiunge -, abbiamo mai accusato Wojtyla di alcunché come qualcuno vorrebbe far credere. L'unico nostro intento è quello di dare giustizia a mia sorella Emanuela e arrivare alla verità qualunque essa sia". Anche l'avvocato Sgrò si dice disponibile a un nuovo colloquio col magistrato. "Io ieri sono stata chiamata in Vaticano per Emanuela, non per Giovanni Paolo II. Nessuno mi chiesto di Giovanni Paolo II. Non è mai stato nominato dal Promotore durante il nostro brevissimo colloquio. Non risulta nel verbale, non è mai stato oggetto di conversazione. Quando sono uscita ho scoperto che sarei stata reticente su fatti che lo riguardano. Ma come si fa a essere reticenti su qualcosa di cui non si è parlato?". "Non ho mai messo in discussione la santità di Giovanni Paolo II, come legale di Pietro Orlandi abbiamo messo a disposizione degli inquirenti quello che sapevamo - conclude -. Nel rispetto della mia posizione di avvocato, sono disponibile a un colloquio. Abbiamo chiesto chiarezza".

Nel pomeriggio, è intervenuto sul caso anche Monsignor Georg Ganswein, ospite di Verissimo su Canale 5: "Chiesi a Papa Benedetto di fare un promemoria sul caso di Emanuela Orlandi e mi fu consegnato un appunto in cui non c'era nulla di nuovo - ha spiegato -. In seguito il fratello di Emanuela, Pietro, che anche io avevo incontrato, disse in un'intervista che io ero in possesso di un dossier, ma non è alcun dossier, è un appunto, che diedi a Ratzinger. Su questa vicenda non credo possa emergere qualcosa di nuovo. Ora è stata aperta un'inchiesta in Vaticano e speriamo arrivi a buon fine e si trovi una risposta definitiva". 

Dai blog