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Ecoteppisti, cala la mannaia dei giudici: ecco che fine fanno

Francesco Storace
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Inevitabile. Dai e dai, poi arriva la legge. Non si gioca più al gretinismo, non c’è alcuna giustificazione ai blocchi stradali, all’imbrattamento dei monumenti. Le bravate di Ultima Generazione faranno rischiare grosso ad una dozzina di estremisti del gruppo votato all’emergenza climatica, quella che decidono loro come si combatte...

Da ieri sono indagati una serie di appartenenti al gruppo e per il reato di associazione a delinquere. Per gli inquirenti sono eco-criminali, per l’estrema sinistra torna il vocabolario che accarezzava i “sedicenti” terroristi di qualche decennio fa.

A prendere l’iniziativa è stata la Procura della Repubblica di Padova, che ha individuato il reato associativo nei comportamenti degli attivisti proprio di Ultima Generazione. Quelle che negli ultimi anni sono apparse come azioni eclatanti di protesta come blocchi stradali, incatenamenti, imbrattamenti di edifici e monumenti storici come la fontana della Barcaccia a Roma e Palazzo Vecchio a Firenze, o il palazzo del Senato, in realtà sono veri e propri reati e commessi per finalità ben precise. E a sollevare l’ipotesi di reato di associazione per delinquere è stata proprio la Procura di Padova, dopo oltre due annidi indagini condotte dalla Digos della Questura su alcune azioni compiute e tentate nella città euganea, sventando anche un attacco più di carattere politico, alla sede locale della Lega.

 

TRE ANNI DI INDAGINI
Gli accertamenti della Digos sono iniziati nel 2020, quando comparvero in alcune vetrine di negozi del centro cittadino, appartenenti a grandi catene dell'abbigliamento, numerosi manifesti a firma di un altro collettivo ambientalista, “Extinction Rebellion”, in cui si criticavano gli investimenti sui “grandi affari distruttivi”. Dall’esame della videosorveglianza pubblica e privata, gli agenti sono giunti a identificare un giovane, residente in città, nella cui abitazione venne eseguita una perquisizione. Il giovane è stato ritenuto «uno dei promotori ed organizzatori» del movimento ambientalista in città, che teneva riunioni periodiche in un parco pubblico di Padova, che sono state monitorate nel tempo.

Il gruppo si è fatto notare in seguito per alcuni blocchi alla circolazione stradale, occasioni in cui la Polizia di Stato e quella Locale hanno evitato reazioni violente da parte degli automobilisti. Il 21 agosto dello scorso anno si è tenuto il blitz più eclatante, con l'incatenamento di quattro militanti all’interno della Cappella degli Scrovegni, dove si custodisce il delicatissimo ciclo di affreschi di Giotto.

Uno di loro ha letto ad alta voce messaggi di protesta contro lo spreco di acqua ed energia, poi la Polizia è intervenuta tagliando con cesoie le catene e trascinando a forza i manifestanti fuori dalla cappella. A settembre invece, le forze dell’ordine hanno sventato l’imbrattamento e il deturpamento con vernice spray della sede regionale della Lega, nel corso dell’ultima campagna elettorale. Gli attivisti, pedinati dalla Digos, furono fatti bloccare dai carabinieri, intervenuti per tutelare la riservatezza delle indagini.

 

L’ultima azione in ordine di tempo quella di tre attivisti, aderenti alla campagna “Non paghiamo il fossile”, che hanno bloccato per quindici minuti una via vicino ai dipartimenti di Matematica ed Economica dell’Università.

Netto il commento di Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega: «Giusto così. Chi vandalizza opere e blocca strade commette reati e va perseguito con durezza». Sul fronte dei piagnucolosi si schiera invece l’estrema sinistra: «Suonano come abnormi le accuse di associazione a delinquere contro esponenti di Ultima Generazione a Padova. Secondo noi questo fenomeno di contestazione va compreso e ascoltato e non perseguito come se si trattasse di una banda di delinquenti abituali. Vedremo come si evolve la cosa, intanto siamo solidali con gli esponenti di Ultima Generazione indagati». A pronunciare queste parole di incomprensibile buonismo Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. A cui si aggiunge il neo consigliere regionale del Lazio, Claudio Marotta, anche lui dell’estrema sinistra, che vede un disegno di governo per incarcerare il dissenso. Non gli devono aver detto che il reato di associazione a delinquere esiste da qualche annetto e non è stato introdotto dal governo Meloni. Ma l’importante è fare caciara.

GESTO VIGLIACCO
Poi, casualmente e chissà se con qualche collegamenti tra gli episodi, ti sposti di qualche chilometro, a Mestre, e trovi la sede di Fdi imbrattata di notte con la scritta “fasci assassini”. Brava gente anche chi l’ha vergata col favore delle tenebre? «Si tratta di un gesto vigliacco che va condannato con fermezza. $ l’ennesima conferma che quando non si hanno motivazioni democratiche per criticare l’operato di qualcuno, i “soliti noti” si rifugiano nella violenza gratuita e nel danneggiamento, senza avere il coraggio di metterci la faccia». Lo ha detto il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia. Chissà se ha torto pure lui. Ora che ha finito di “riposare” manca solo Elly Schlein a tuonare contro la destra e a favore degli ecovandali...

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