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Giampaolo Amato, "moglie avvelenata. Ma lei...". Il caso sconvolge Bologna

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Una storia sconvolgente quella avvenuta a Bologna. L'ex medico della Virtus pallacanestro e specialista in Oftalmologia è stato arrestato. Giampaolo Amato è accusato di omicidio premeditato, dopo la morte della moglie. L'uomo, 64enne, avrebbe somministrato a Isabella Linsalata, 62 anni ginecologa e medico di base, un mix letale di benzodiazepine e sevoflurano, anestetico ad uso ospedaliero. Per il gip Claudio Paris, Amato era pericoloso, preso tra quel "desiderio irrefrenabile" di vivere la sua storia extraconiugale con una donna più giovane, conosciuta nel 2018.

 

 

Secondo il giudice Amato sarebbe stato diviso tra famiglia e passione. "Infelice e pericoloso", sviluppa il "morboso desiderio della propria amante". Solo che quest'ultima decide di lasciarlo perché si è fatto ossessivo, gli dà dello "psicopatico" rinfacciandogli di averle messo le mani addosso più volte. "Sei diabolico e pericoloso, non ti amo più". È forse per la paura di perdere la giovane che Amato avrebbe ucciso la moglie? Non solo, perché aumentano i sospetti sulla morte della suocera. Quest'ultima è deceduta appena 22 giorni prima della figlia. L'anziana donna era stata trovata senza vita nel suo letto in un appartamento comunicante con quello dei coniugi. Le prime analisi sulla sua salma hanno dato esito positivo al sedativo ospedaliero midazolam, e si sospetta anche la presenza del sevoflurano, un anestetico. Le stesse sostanze che hanno provocato la morte di Linsalata. 

 

 

Dopo la scoperta della relazione extraconiugale del marito, Isabella aveva iniziato ad accusare diversi malesseri. A un'amica confida il timore che il marito possa somministrale qualcosa nelle tisane che le prepara la sera. Poi la scoperta, come confiderà alla sua dottoressa: dosi massicce di benzodiazepine nel suo corpo, ma non denuncia. La stessa sorella una sera trova Isabella in casa come ubriaca e intontita, porta via la bottiglia di vino che il marito le ha fatto bere e la consegna ai carabinieri del nucleo investigativo. Risultato? Tracce di benzodiazepine anche lì.

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