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Torino, "esclusi dall'università": cosa subiscono gli studenti di destra

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Il Fuan (Fronte universitario d'azione nazionale) sarebbe stato escluso dall’albo delle associazioni degli studenti riconosciute dall’Università di Torino. E questa estromissione si tradurrebbe in negazione di fondi e spazi nell’ateneo. L’indiscrezione sarebbe arrivata dal gruppo Studenti Indipendenti proprio nei giorni del silenzio imposto dalle votazioni studentesche. “Una buffonata ideata dai collettivi per zittire una voce che non si intona al loro coro. Evidentemente per la sinistra la libertà di espressione non vale per tutti, ma solo per loro”, ha commentato al Giornale l’assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone, esponente di Fratelli d'Italia. 

 

 

 

“Sono convinto che l’Università non darebbe mai seguito ad una votazione 'bulgara', che estrometterebbe l’unica associazione di destra. Se lo facesse darebbe il via ad un contenzioso amministrativo che perderebbe sicuramente - ha poi aggiunto Marrone -. Non ho dubbi sul fatto che il Rettorato garantirà in ogni modo il rispetto del pluralismo di pensiero negli spazi accademici: grazie al cielo negli atenei italiani non decidono i 'tribunali del popolo' dei collettivi di estrema sinistra”.

Nel frattempo a prendere la parola è stato anche il Fuan, che in una nota ha scritto: "Rassicuriamo tutti, a partire dai collettivi dei centri sociali, che il Fuan-Azione Universitaria è regolarmente candidato alle elezioni universitarie e in questi giorni potrà essere votato da tutti gli studenti. Troviamo vergognoso che in un momento di silenzio elettorale una lista possa diffondere notizie errate e parziali, pertanto chiederemo all’Università di Torino di prendere provvedimenti disciplinari contro la condotta di Studenti Indipendenti". Le elezioni, infatti, sono in corso. E la presenza o meno all’interno dell’albo di UniTo non compromette la possibilità di candidarsi. 

 

 

 

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