Cerca
Cerca
+

Porto di Taranto, allarme della Nato: attenti alla Cina

Navi Nato

  • a
  • a
  • a

La Nato aveva lanciato l'allarme sul porto di Taranto nell'estate del 2020 quando in una zona strategica del Mediterraneo e a poche miglia dalla base di Sigonella, un gruppo cinese, lo storico marchio di cantieristica navale Ferretti, stava per avviare "una operazione - dissero gli Alleati secondo quanto riporta La Repubblica - che potrebbe servire per aprire la strada al governo cinese per prendersi l’intero porto". Allora al governo c'era Giuseppe Conte che rassicurò la Nato: si tratta solo di un investimento industriale. 

 

 

Ma dopo due anni quelle "rassicurazioni" si rivelano "farlocche". L'ombra dei cinesi sul porto di Taranto è sempre più preoccupante. Ferretti infatti, si legge, "sta ampliando l’investimento, aumentando l’area da gestire all’interno del porto. Ma soprattutto una zona ancora più strategica, circa 150mila metri quadrati di piattaforma logistica, sono stati aggiudicati (l’iter deve ancora concludersi) a una società, Progetto Internazionale 39, assai particolare". L'azienda infatti "come raccontano le visure camerali che sono sul tavolo di diversi ministri ", è "controllata al 33 per cento da Gao Shuai, imprenditore che da anni fa da cintura di trasmissione tra le aziende italiane e la Cina. Ma che, soprattutto, è delegato del governo cinese".

 

 

Insomma, il sospetto è che ci sia Pechino dietro la proprietà di una società che "sta per prendere la gestione di un porto strategico per il commercio nel Mediterraneo, qual è quello di Taranto, ma anche per la sicurezza nazionale (vista la vicinanza con la base Nato)". Tutto "falso" secondo il presidente dell’Autorità portuale, Sergio Prete, molto stimato nel mondo logistico e portuale cinese: l’operazione è di natura puramente commerciale. Piccola coincidenza: due giorni fa, dopo un lungo silenzio, si è rifatto vivo Beppe Grillo per dire che "dobbiamo aprire il porto di Taranto ai grandi mercantili cinesi. È l’unico in quella zona a poterli ospitare. È un’occasione da non perdere". 

Dai blog