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Treviso, schianto mortale: "Mikele voleva fare quella manovra"

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Emergono nuovi e inquietanti dettagli sull'incidente a Gorgo al Monticano, che ha portato alla morte di due giovanissime ragazze. La dinamica dei fatti è ancora poco chiara. L'unica certezza però è la velocità delle due auto che sfrecciando si sarebbero toccate. "Mikele voleva superarmi e le auto si sono toccate, poi lo schianto li ha uccisi", racconta Gezim Qerosi, 18enne alla guida della Polo coinvolta nello schianto. 

Il ragazzo, indagato per omicidio stradale dalla procura di Treviso, nella notte tra sabato e domenica era al volante della sua vettura. A bordo però non era solo. Con lui viaggiavano altri tre amici di Motta di Livenza. Nonostante preferisca non commentare quanto accaduto, il giorno dopo la tragedia il 18enne si sarebbe confidato con i coetanei. "L’abbiamo incontrato il giorno dopo l’incidente e ci ha spiegato com’è andata", ammette un amico riportando le parole di Qerosi: "Io ero davanti, con la mia macchina lungo lo stradone, e Mikele dietro. Poi lui ha tentato di superarmi sulla sinistra. Andava veloce. La sua auto ha toccato la fiancata della mia e subito dopo ha perso il controllo". 

 

 

E così a Bmw si sarebbe schiantata contro uno dei platani che costeggiano il rettilineo: "In macchina ci siamo messi tutti a urlare e uno degli altri ragazzi che erano con me ha telefonato al 118, mentre tornavamo indietro. Siamo scesi e c’era l’auto di Mikele distrutta...". Al suo interno, ormai in fin di vita, la diciannovenne Eralda Spahillari e Barbara Brotto con i loro fidanzati, Daniel Castelli e Mikele Tatani, entrambi in gravissime condizioni. Ma i misteri non finiscono qui. I quattro ragazzi a bordo della Bmw si sarebbero infatti allontanati dal luogo dell’incidente. I carabinieri li hanno rintracciati solo alcune ore dopo, nelle loro case. "Escludo fossero ubriachi - assicura il coetaneo - né lui né gli altri bevono alcolici. Forse - ipotizza con il Corriere del Veneto - quando hanno capito che non c’era più nulla da fare sono stati presi dal panico". 

 

 

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