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Bologna, botte agli studenti di destra: ecco chi sono gli indagati

Francesco Storace
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Quando a menare sono teppisti rossi non lo deve sapere nessuno. Non troverete una preside pronta a scrivere una filippica contro i comunisti. Non vedrete il sindacato triplicista sbracciarsi e convocare una manifestazione antifascista come accadrà invece oggi a Firenze. Eppure il 19 maggio dello scorso anno, un gruppo di ragazzi di Azione universitaria furono presi a botte – alle spalle – mentre uscivano dall’università di Bologna. Gli eroici aggressori appartenevano ai collettivi di sinistra. Per un rissa a Firenze si è scatenato il finimondo. Ma per quei fatti del 2022 silenzio e solo ora la Procura della Repubblica sta notificando gli atti di conclusione indagini a otto giovanotti dell’estrema sinistra bolognese. E un video ha consentito di ricostruire tutto. Chissà se diventerà virale anche questo sul web.

 

 

 

DISPARITÀ

Ma oggi manifesteranno a Firenze contro il fascismo e chissà se ci andranno anche gli otto picchiatori di Bologna. Sono ragazzi, presi alla testa dall’odio verso la destra, come mostrano le immagini. Otto contro cinque (e di questi ultimi due erano donne). Calci, pugni, sbattuti a terra. Ma a Firenze c’è il fascismo... Gli eroi rossi sono Alessio Broccoli, 24 anni a settembre prossimo; il suo coetaneo Federico Loreti; Andrea Ceccoli, che di anni ne ha però 35; e Raffaele Traini, quarantenne; Isabella Gigliotti, 25 anni; Davide Barbero, 31 anni; Omi Nikola Miladinovic, appena ventiduenne; e Federico Antibo, 24 anni.
Le loro gesta sono state immortalate così dalla Procura di Bologna: «Con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, rivolgendo minacce con frasi del tipo “tornate nelle fogne”, “siete morti”, “vi uccidiamo”, “ve ne dovete andare”, nonché per mezzo di violenza consistita in calci, spintoni, pugni e strattonamenti”, si impossessavano persino delle bandiere e delle aste per bandiere detenute dagli esponenti del movimento studentesco Azione Universitaria».

«In particolare, Federico Loreti si scagliava con violenza da tergo contro uno dei membri del movimento, sfilandogli così la bandiera che lo stesso portava alle spalle; Andrea Ceccoli, Raffaele Traini e Isabella Gigliotti, nel corso della medesima aggressione, percuotevano Stefano Cavedagna, altro esponente del movimento Azione Universitaria, sferrandogli pugni, calci e spintoni e riuscendo così a impossessarsi indebitamente delle aste da bandiera da quest'ultimo detenute. Alessio Broccoli, supportato dall’azione del gruppo degli altri indagati non meglio identificati, spingeva e colpiva Dalida Ansalone cercando di strapparle una bandiera stretta intorno al petto».

 

 

 

FURIA DEI COMPAGNI

Risultato: prognosi di 16 giorni per Cavedagna, colpito a più riprese dai teppisti con calci, pugni e spintoni. Trauma toracico per Alessio Sanfelici, trauma cranico per Leonardo Bastelli. E violenza anche per le due ragazze di destra, Miriana Raco, colpita fino a rovinare a terra e sbattere violentemente il capo su una colonna del portico del Teatro Comunale, e Dalida Ansalone spintonata con forza da Broccoli. Violenza inaudita, evidenzia dunque la Procura a conclusione delle indagini, e adesso si dovrà capire se questi balordi finiranno o no a processo per quello che hanno combinato ai militanti di destra. Ma oggi a Firenze non ne parleranno, perché Pd e soci – Conte compreso a braccetto di Elly Schlein – sfileranno contro la destra al governo mentre loro metteranno il silenziatore alla condanna di chi aggredisce chi non la pensa come loro. Salvo poi pretendere dichiarazioni di censura quando i giovani di sinistra tentano di impedire un volantinaggio e si beccano la reazione di chi vuole esercitare un suo diritto politico. La violenza è sempre sbagliata, si dice giustamente. E allora la si censuri anche quando si ritorce contro i giovani di destra. Sennò è sempre la solita storia fasulla.

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