Terremoto nel mar Tirreno, "velocità anomala": un caso unico in Italia
Scossa di terremoto nel Tirreno meridionale nella tarda serata di lunedì 27 febbraio. Alle 22.50 scossa di magnitudo 4 a grande profondità, 299 chilometri. Un evento piuttosto ricorrente nelle acque del basso Tirreno, un caso di eventi sismici ricorrenti unico in Italia. Solo negli ultimi due anni ci sono stati due terremoti di superiore a magnitudo 5. Nel 1938, fu registrata una scossa di magnitudo 7.1 tra le più forti mai verificatesi nel nostro Paese.
Per spiegare il fenomeno, bisogna ricorrere alla teoria della tettonica a placche, secondo la quale la litosfera si muove e si deforma. Nel caso del mar Tirreno, la placca ionica si "inabissa" sotto la Calabria scendendo verso Nord-Ovest, al di sotto del bacino tirrenico, dando così origine a scosse anche di grande entità e molto profonde. Una caratteristica, quest'ultima, che fortunatamente tende a escludere conseguenze devastanti in superficie. La Calabria, inoltre, rappresenta un'area sismica con "anomalia di velocità", allontanandosi dalle coste africane a una velocità di 3,5 metri all'anno.