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TikTok, "rischi per la sicurezza nazionale": la decisione estrema del governo

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Il caso TikTok arriva anche sul tavolo del governo italiano. Tra le opzioni al vaglio dell'esecutivo ci sarebbe - come spiega a Repubblica il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo - il blocco dell'app cinese su tutti i dispositivi dei dipendenti statali: "Il tema è all'attenzione da qualche giorno". Le perplessità sulla piattaforma ci sono sempre state. Poi il 23 febbraio scorso l'Ue ha preso la sua prima decisione in materia: la Commissione ha chiesto ai propri dipendenti di disinstallare l'app del colosso asiatico ByteDance dai propri dispositivi sia aziendali che personali entro il 15 marzo. 

Qualcosa in realtà si era mosso già a dicembre negli Usa: il senato e il presidente Joe Biden hanno ordinato di cancellare il social dai cellulari di tutti i dipendenti governativi. "Su questo argomento si sta già impegnando il Copasir, ma è evidente che il mio ministero, avendo 3,2 milioni di dipendenti, è fortemente coinvolto. Le opzioni possono essere di muoversi come si è mossa la Commissione europea o eventualmente assumere una decisione diversa. È una scelta che non posso compiere in solitaria, mi devo confrontare con le altre istituzioni e insieme concorderemo una linea", ha spiegato Zangrillo, il quale poi ha parlato di tempi  stretti. 

Il principale obiettivo ora è "comprendere bene quale è effettivamente la profondità dei rischi legati alla sicurezza nazionale", ha proseguito il ministro. In questo senso si è già mosso il Copasir, che ha avviato un'indagine conoscitiva su TikTok dopo che a novembre il direttore dell'Fbi Chris Wray ha sottolineato quanto TikTok rappresenti un rischio per la sicurezza nazionale. Pare che attraverso l'app il governo di Pechino abbia la possibilità di indirizzare i contenuti social, influenzando gli utenti. 

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