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Meteo, Mario Giuliacci: la drammatica profezia sull'estate

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L'acqua tornerà a bagnare l'Italia, ma guai a farsi illusioni: la siccità peggiorerà soprattutto in vista della primavera e dell'estate. Lo dicono le previsioni del colonnello Mario Giuliacci, meteorologo e fondatore del sito meteogiuliacci.it che non promettono "miracoli".  "Nei prossimi giorni e nelle prime settimane di marzo", ha detto il meteorologo a Valentina Arcovio che lo ha intervistato per il Messaggero, "sono previste piogge un po' in tutta Italia, ma purtroppo saranno troppo poche per poterci salvare dalla siccità". "Temo che questa sia diventata ormai la norma più che l'eccezione", aggiunge Giuliacci spiegando che "a causa dell'aumento globale della temperatura del Pianeta ci dobbiamo abituare alla siccità e dovremmo organizzarci adeguatamente per affrontarla al meglio. Anzi, rispetto ad altri Paesi con problemi simili siamo in forte ritardo".

 

Anche perché puntualizza Giuliacci, non possiamo certo sperare in un'estate piovosa. "Potrà non piacerci ma la pioggia ci serve, eccome. Anche d'estate, ma abbiamo bisogno di precipitazioni lente e costanti, non di fenomeni meteo violenti e poi di nuovo sole. Purtroppo il periodo tra la primavera e l'estate è da sempre critico, in quanto le perturbazioni diventano sempre meno, per dar posto ai temporali, fenomeni localizzati e spesso violenti. Se così sarà, ovviamente farebbero solo danni, con colate detritiche e alluvioni lampo, non prevedibili se non a un'ora dall'evento". I temporali estivi, seppur intensi, non alimentano i nostri fiumi, chiarisce Giuliacci spiegando che "durante la stagione calda, ad esempio, possono cadere anche 50 mm di pioggia a Roma in pochissimo tempo e farne appena 10 mm ai Castelli Romani. Non possiamo sapere cosa succederà con certezza la prossima estate. Ma sarà probabile che sia simili a quelle passate: se continuerà a piovere malissimo e nevicare poco finiremo in un nuovo problema estivo. Nella stagione estiva, che sappiamo che farà tanto caldo, evaporerà tanta acqua e gli strati superficiali diventeranno aridi. Oramai è un classico di diverse stagioni estive recenti, due su tutte la 2022 e la 2017. Due annate caldissime e secchissime, con siccità estreme".

 

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