Ciro Grillo, la madre della presunta vittima: "Un corpo che cammina"
"Dopo i fatti drammatici di quella sera mia figlia era una persona diversa, era solo un corpo che camminava": a dirlo la madre di Silvia, la giovane che ha denunciato Ciro Grillo e tre suoi amici, accusandoli di violenza sessuale di gruppo nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019. La donna, infatti, ha deposto oggi in aula davanti al Tribunale di Tempio Pausania. "Da quella sera è iniziato un periodo di tragedia - ha continuato -. Mia figlia mi ha detto: ’Mamma sono stufa di sentire il mio respiro'".
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La donna ha fatto sapere anche che sua figlia mostra ancora i segni di un trauma psicologico: "Mia figlia non riesce più a stare con la luce spenta in camera". Poi ha raccontato che si sarebbero acuiti pure i suoi disturbi alimentari. Insieme alla madre della giovane, in aula c'era anche il marito e padre della ragazza. L'udienza in programma oggi, tra l'altro, è stata interrotta per un imprevisto.
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L’interruzione è stata causata dal malore di un giudice impegnato in un altro processo nell’aula del tribunale di Tempio Pausania, accanto a quella dove si stava svolgendo il processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici genovesi. Il malore ha richiesto l’intervento del 118. L’udienza è ripartita dopo che i sanitari hanno prestato soccorso al giudice.