Messina Denaro, spunta il video: "Dove è stato filmato"
Matteo Messina Denaro è stato arrestato dopo trent’anni di latitanza. Adesso le indagini si stanno concentrando sulle persone che negli ultimi anni hanno aiutato il boss mafioso a vivere senza problemi a Campobello di Mazara. Stando a quanto riporta Il Giornale, Messina Denaro si faceva chiamare Francesco e non Andrea Bonafede, dato che in un paese così piccolo tutti si conoscono. Pare inoltre che non si sia quasi mai allontanato da quel territorio, se non per qualche viaggio all’estero.
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I biglietti sono stati trovati nella sua abitazione di vicolo San Vito, ma la base è sempre stata quella di Campobello di Mazara. Proprio nel covo di Messina Denaro è stato acquisito tanto materiale, che è oggetto di accertamenti. Come evidenziato da Il Giornale, sono stati trovati anche degli indumenti femminili sui quali sarebbe stato isolato un Dna di donna. L’ipotesi, non confermata, è che possa esserci un presunto figlio segreto del boss mafioso. Quest’ultimo conduceva una vita praticamente normale, come testimoniato dalla busta della spesa con tanto di scontrino appartenente a un paio di giorni prima della cattura: era stato in un supermercato vicino casa. Elementi confermati dalle immagini del sistema di sorveglianza da remoto dell’auto usata da Messina Denaro.
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“Una vita che non meritava”, ha dichiarato Alessio Randazzo, responsabile legale dell’area affari generali della clinica La Maddalena di Palermo, dove il boss si sottoponeva a chemioterapia. “Al signor Andrea Bonafede - ha aggiunto - avrei da dire una sola cosa: se, facendoti prestare una vita che non meriti, nel cammino della malattia ti fossi specchiato in ognuno dei tuoi errori, adesso parla. Fallo ora che sai che non manca molto al momento in cui quel bambino e tutti gli altri te li ritroverai davanti”.