Mattia Lucarelli e il compagno di squadra Federico Apolloni sono finiti agli arresti domiciliari: i due calciatori del Livorno sono accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa americana. Il fatto sarebbe accaduto a Milano in una notte di marzo 2022: stando alla ricostruzione della Procura, dopo una serata in discoteca la giovane aveva accettato un passaggio in auto da cinque ragazzi.
Cristiano Lucarelli, arrestato il figlio Mattia: "Stupro di gruppo"
Mattia Lucarelli è finito agli arresti domiciliari insieme a un altro ragazzo di 22 anni: l’accusa è...Solo che anziché essere riaccompagnata a casa, la studentessa si è ritrovata in un appartamento in centro città dove sarebbe stata costretta a subire violenza: a commetterla sarebbero stati soprattutto i due ragazzi raggiunti dal provvedimento di custodia cautelare, deciso anche sulla base del racconto di alcuni testimoni e soprattutto di quanto emerso dalle immagini trovate sui cellulari della vittima e dei ragazzi. Il Corriere della Sera ha riportato anche alcuni dialoghi intercettati tra Mattia e il padre Cristiano Lucarelli, ex calciatore del Livorno, in cui si parla soprattutto di un video che avrebbe dovuto scagionare i ragazzi.
“Ma quel video l’avete recuperato?”, chiede il padre al figlio, che risponde: “No guarda, te lo giuro scagiona. Ti pareva che se c’era una cosa che ci scagionava era facile reperirla? Lo cancellò per non avere problemi in futuro, si fece lì per lì e lo ha cancellato per non avere problemi dopo, perché appunto vai mai a sapere cosa può succedere se lo trovano”. Le immagini però non sono state trovate. “Quanti video c’hanno loro?”, chiede sempre Cristiano al figlio: “E abbiamo cinque, sei video penso”. E il padre: “Anche dei momenti clou…”.
Milano: gip, 'per indagati studentessa dono dal cielo di cui abusare a piacimento'
Milano, 20 gen. (Adnkronos) - "Le parole dei ragazzi dimostrano come la vittima non ha mai rappresentato per gli stessi ...In attesa che venga fatta chiarezza, sui social Lucarelli padre ha deciso di intervenire per chiarire il suo pensiero su questa situazione: “Pensavate che scappassi, che mi nascondessi? Che non ci mettessi la faccia? Ho trasmesso dei grandi valori a mio figlio, se prima ero convinto della sua innocenza dopo aver letto gli atti rafforzo ancor più l’idea. E inviterei a stare calmi, e ovviamente s’è buttata nel campo del processo mediatico che era quello che ci spaventava. Si rischia di dare giudizi affrettati”.