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Messina Denaro, il teste: "Chi lo ha invitato al festino hard", nomi pesantissimi

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Dopo l'arresto, piovono testimonianze e racconti su Matteo Messina Denaro. E uno di questi è di un teste che, nel corso di una deposizione per omicidio, parlò delle notti di fuoco del super-boss. A parlare è Errante Parrino, che racconta come l'alta borghesia di Palermo volle introdurre Messina Denaro in alcuni festini a luci rosse. "Avevmo conosciuto delle signore di Palermo dell'alta borghesia che non lesinavano a fare feste invitando anche ragazzotti e studentelli. Ci mancava una persona per compensare con le donne presenti, e Lillo invitò Matteo. Ricordo che lo portammo alla festa e si divertì come un pazzo", racconta il teste. Lillo, stando al suo racconto, sarebbe Lillo Santangelo.

E ancora, aggiunge il testimone secondo quanto scritto da La Stampa: "Questo genere di inviti proseguì anche altre volte. C'era un nostro collega iscritto a medicina che conosceva molte signore che allora si definivano tardone piacenti. Organizzò una festa e di queste donne ne erano presenti sei o sette, ma ci voleva un numero superiore di picciutteddi perché un ragazzino per ogni donna non ce la faceva. Cercammo aiuto, e ognuno di noi si diede da fare per rintracciare qualcuno che ci potesse dare una mano a superare la nottata che si presumeva abbastanza lunga e intensa. Chiamammo Matteo, perché prendeva la macchina e veniva di corsa da Castelvetrano. E così fece", racconta. 

 

E ancora, Messina Denaro sarebbe stato coinvolto in festini hard organizzati sempre a Palermo dall'alta borghesia, festini con studenti universitari. Il retroscena, per inciso, emerse quasi 20 anni fa nel corso del dibattimento davanti ai giudici della Corte d'Assise di Palermo per l'omicidio di Calogero Santangelo, un giovane di 25 anni iscritto a Medicina e originario di Castelvetrano.

 

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