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Sharm el Sheik, la svolta su Andrea: "Niente intossicazione, cosa lo ha ucciso"

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Non è stata un'intossicazione alimentare a uccidere Andrea, il bimbo di 6 anni, morto a Sharm el Sheikh a luglio scorso mentre era in vacanza con in genitori Antonio Mirabile e Rosalia Manosperti in un resort. La causa della morte potrebbe essere "avvelenamento da contatto con sostanze tossiche". Riporta il sito del Corriere che, dopo i primi accertamenti medico-legali, è questa l'ipotesi più accreditata. In quei giorni si sentirono male anche il padre e la madre - che allora era incinta di 5 mesi - di Andrea. Essi si rivolsero alla guardia medica e furono dimessi con una medicina per le intossicazioni alimentari. Il giorno dopo però il piccolo e il padre si sono aggravati. Il bimbo morì prima di arrivare all’ospedale internazionale di Sharm mentre il papà fu ricoverato in Rianimazione e poi trasferito in Italia, l Policlinico di Palermo con gravi problemi renali e una infezione alle vie urinarie.

 

 

La Procura di Palermo hanno quindi aperto un inchiesta e ordinato una nuova autopsia sul corpo di Andrea. La dottoressa Stefania Zerbo ha chiesto ai colleghi egiziani di poter visionare le loro conclusioni, a partire dal contenuto dello stomaco del bambino per poter arrivare a una risposta su questa vicenda così poco chiara. Ma il documento è arrivato solo di recente e ci vorranno ancora mesi per tradurlo tutto (si tratta di 200 pagine).

 

 

Secondo gli esperti italiani non si tratta di intossicazione alimentare perché nessuno dei tre ha avuto la dissenteria. Ora la domanda è: con quale sostanza letale possono essere venuti a contatto Andrea e i suoi genitori? La coppia è sempre stata all'interno del resort tranne che per una escursione in barca. Le indagini dovrebbero quindi concentrarsi sull'albergo, a partire dalla loro stanza. Ma essa è stata sotto sequestro solo per pochi giorni. E poi è stata occupata di nuovo... Ormai non si troverà più lì alcun indizio.

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