Benzina, tutta la verità: quanto ci costa da oggi
Il governo presieduto da Giorgia Meloni non ha confermato il taglio delle accise sui carburanti previsto da Mario Draghi. Una decisione che è stata oggetto di critiche, anche strumentali da parte dei partiti di opposizione. Critiche che però non tengono conto del fatto che i prezzi sono molto più bassi rispetto ai mesi precedenti. Tra l’altro a inizio dicembre il taglio era già passato da 30 a 18 centesimi.
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Con l’avvento del nuovo anno termina quindi lo sconto sulle accise dei carburanti, che tornano a pieno regime. L’aumento dei listini sarà automatico e di conseguenza fare il pieno costerà leggermente in più, a meno che il governo Meloni non decida di prorogare all’ultimo i tagli: non sembra però essere questo l’orientamento, dato che nessuno si è espresso a riguardo. Le accise erano state tagliate per la prima volta lo scorso 22 marzo, praticamente un mese dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, per far fronte all’inflazione e ai rincari energetici.
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Non essendo previste ulteriori proroghe, con l’inizio del 2023 i prezzi attuali aumenteranno di 18,3 centesimi al litro per benzina e diesel e di 3,4 centesimi per il gpl. Il Codacons ha stimato che con l’eliminazione dello sconto il rincaro della spesa per un pieno sarà di circa 9 euro. Mettendo in conto due pieni al mese, su base annua sarà una stangata di 219 euro in più.