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Covid, la circolare del ministro Schillaci sullo "scenario peggiore"

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Cosa farà il governo italiano nel caso la situazione Covid degenerasse? Il clima è teso, secondo molti (il virolo Massimo Galli compreso), in Cina e in Europa si stanno ripetendo gli errori di tre anni fa che si rivelarono fatali. L'unica differenza, sostanziale, è che oggi il mondo conosce il virus e larga parte della popolazione è protetta dal mattino o da una recente positività. Ma la guardia resta alta. Unica certezza, come sottolineato dalla premier Giorgia Meloni, non si tornerà allo schema delle chiusure e dei lockdown generalizzati del duo Conte-Speranza.

 

 

 

Il Ministero della Salute ha comunque pronto un piano d'emergenza: lo scenario peggiore prevede mascherine al chiuso, smart working e quarta dose (o quinta) di vaccino. Sono le linee-guida del ministro Orazio Schillaci contenute nella circolare 'Interventi in atto per la gestione della circolazione del SarsCoV2 nella stagione invernale 2022-23'. L'obiettivo è quello di "predisporre a livello regionale un rapido adattamento di azioni e servizi nel caso di aumentata richiesta assistenziale".

 

 

 

L'uso delle mascherine servirà a "ridurre la trasmissione dei virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave". "Nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico - si legge ancora nella circolare -, si potrà valutare l'adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti". Al momento, l'obbligo di mascherina vige solo nelle strutture sanitarie e nelle Rsa per lavoratori, utenti e visitatori. 

 

 

 

 

Altra disposizione: "Un'adeguata ventilazione negli ambienti chiusi". Una misura, si sottolinea, "fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione del SarsCoV2 e di altri virus respiratori" ma troppo spesso disattesa o ignorata. Sui vaccini, infine, importanti le parole della Meloni nella conferenza stampa di fine anno, sottolineando "la campagna del governo che invita alla vaccinazione soprattutto gli anziani e i fragili che sono i soggetti più a rischio e su cui mi sento di fare un invito più deciso a vaccinarsi". Una campagna che diventerà ancora più stringente, nel caso malaugurato in cui la curva riprendesse vigore anche in Italia, e che dovrebbe comprendere anche i bambini nella fascia di età 6 mesi - 4 anni in condizioni di fragilità.

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