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Mosca, nave russa davanti all'Italia: gas, la tremenda minaccia

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I russi provocano l'Italia. Nella giornata di giovedì 22 dicembre, la Akademik Pashin è rimasta per ore nel punto dove si trovano le tubature della Trans Adriatic Pipeline, la Tap che convoglia rifornimenti di metano alternativi alle fonti russe. "Una missione provocatoria nel Canale di Otranto", la definisce Repubblica, che parla dell'imbarcazione come una nave particolare. Non a caso si tratta di un rifornitore di squadra che accompagna le spedizioni a lungo raggio della flotta di Mosca e che spesso viene usato per spiare le attività della Nato.

 

 

 

La spedizione di Akademik Pashin ha avuto inizio la scorsa settimana, quando è partita dal porto siriano di Tartous. La missione d'esordio della nave lunga 130 metri risale all’aprile 2020. Quel giorno è stata lo spionaggio dei test del sottomarino nucleare francese Suffren. Poi, ad agosto, è salpata dal Baltico e si è diretta verso sud, tallonata dalla Royal Navy britannica e dagli aerei da ricognizione americani. Infine il 24 agosto è entrata nel Mediterraneo e da allora prosegue lì le sue attività.

 

 

Ad accompagnarla una nave da guerra russa, fotografata dal satellite Sentinel. L'imbarcazione era a un passo dall’incrociatore americano “Leyte Gulf”, che scorta la portaerei “George WH Bush”, l’ammiraglia della flotta statunitense. Sempre lì in zona c’è il caccia italiano “Andrea Doria”, impegnato in un’esercitazione dell’Alleanza atlantica. Con l’arrivo delle unità russe, gli elicotteri della Us Navy si sono alzati in volo. L'obiettivo? Sorvegliare l'area. Con ogni probabilità l'operazione lanciata da Cremlino serve a fare pressione sulla Nato. A maggior ragione in un momento in cui la Russia in Ucraina arranca.

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