Maria Basso, gli spaghetti e il testamento: la morte che sconvolge l'Italia
Maria Basso, 80 anni, di Bassano, dopo una vita in viaggio era tornata nel suo paese natale per assistere i genitori anziani. Da qualche anno, diventata anziana pure lei, era stata trasferita in una Rsa locale, la Giovanna Maria Bonomo, ma poi è morta nella Casa di riposo Nuova Veters di Catania il 16 dicembre scorso, riporta il Corriere del Veneto, dopo essere stata trasferita lì da una lontana parente, una cugina siciliana, Paola Pepe, che la Basso aveva conosciuto solo qualche mese fa.
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Ora la procura di Vicenza ha aperto un fascicolo per circonvenzione di incapace sulla base della denuncia di alcuni parenti di Asiago che il 2 dicembre avevano saputo che Maria era sparita dalla Rsa vicentina. La Basso non solo era stata trasferita ma aveva pure cambiato il suo testamento. Il suo patrimonio, circa 500 mila euro, era stato destinato 15 anni fa a un istituto salesiano di Milano - non avendo lei avuto figli - ma quel lascito non sarebbe più valido perché un nuovo testamento è stato depositato presso un notaio di Catania.
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Molti sospetti circondano la sua morte. E per fare chiarezza la procura di Vicenza vuole fare l’autopsia sul corpo di Maria. La donna, infatti, che non era in condizioni di salute precarie, è morta dopo un pranzo a base di spaghetti offerto dalla sua nuova famiglia siciliana. Secondo i suoi parenti a ucciderla sarebbero stati proprio gli spaghetti, che le sono finiti nei polmoni, un’eventualità prevedibile dal momento che lei che mangiava solo omogeneizzati.