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Papa Francesco, scoop-Bisignani: quel messaggio di Giorgia Meloni...

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Oggi, sabato 17 dicembre, Papa Francesco compie 86 anni. Si tratta del decimo compleanno che trascorre in veste di pontefice. Nonostante l'età e le condizioni di salute un po' instabili, Bergoglio ha però un animo forte ed energico e non ha alcuna intenzione di sottrarsi al suo lavoro, nemmeno nel giorno del suo genetliaco, che è stato, anzi, ricco di appuntamenti. L'unico sfizio non istituzionale che il Papa si concede sono i suoi dolci preferiti, i dulce de leche, una smielata crema caramellata di latte e zucchero tipica dell'America Latina. E a quanto pare, di dulce de leche ne sono arrivati, per l’occasione, decine e decine di barattoli in Vaticano. A regalarci questo racconto, inedito, del capo della Chiesa è Luigi Bisignani sulle colonne del quotidiano Il Tempo

 

 

Numerosi, ovviamente, sono stati gli auguri da tutto il mondo verso il pontefice, a partire da quelli del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a nome suo e di tutti gli italiani. Secondo l'editorialista, però, "tra i suoi intimi corre voce che si soffermerà con particolare attenzione sul messaggio di auguri del premier italiano Giorgia Meloni, dalla quale è simpaticamente incuriosito e che ospiterà presto nei Sacri Palazzi". Probabilmente, il fatto di aver portato la figlia Ginevra al vertice di Bali deve aver reso Meloni "umana" agli occhi di Bergoglio, il quale avrebbe apprezzato le caratteristiche della donna che è madre e premier insieme.

 

 

Infine, prosegue Bisignani, "gli 86 anni sono inevitabilmente anche l’occasione per un bilancio di questo Papa tanto amato quanto criticato all’interno del mondo cattolico e soprattutto dalla Curia". È evidente, allora, come il rovescio della medaglia sia costellato di ombre, che per Il Tempo hanno a che fare con quella "massa di atti e di leggi che dicono e contraddicono allo stesso tempo e, soprattutto, riducono a brandelli le istituzioni “forti” della Chiesa". Secondo quanto si legge, infatti, Il Papa ha delegittimato l’intera classe diplomatica della Santa Sede. In più, c'è una Segreteria di Stato senza fondi, a cui ha contribuito, tra le tante cose, il perpetuare di viaggi tanto costosi quanto di scarsa utilità ecclesiale, come quelli in Kazakistan, in Bahrein, in Egitto e in Kuwait. 
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