Meloni "impiccata", l'attivista: "Lo rifarei", cosa accadrà il 24 novembre
Il manichino della vergogna "impiccato" a testa in giù di Giorgia Meloni a Bologna ha indignato il mondo della politica e non solo quello. In tanti hanno espresso la propria solidarietà al premier. Ma a quanto pare gli antagonisti dei collettivi studenteschi del capoluogo emiliano-romagnolo rivendicano con orgoglio il gesto choc mandato in scena qualche giorno fa. E in un'intervista a La Stampa, Isabella, militante del collettivo Cybilla non fa passi indietro: "Siamo stupiti, ma neanche tanto. Ci dispiace che tutti parlino del manichino e non dei temi che ci stanno a cuore: il diritto alla casa, il reddito, la violenza femminicida, i migranti, il carovita".
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Poi rincara la dose: "Un gesto simbolico che rivendichiamo. Un modo per esprimere un bisogno e una necessità, un modo per autodeterminarsi". La Digos ha aperto un'inchiesta e ora grazie ai video delle telecamere di sorveglianza sarà possibile identificare gli autori di questo gesto ignobile che ha indignato l'Italia intera. Ma a quanto pare Isabella non si preoccupa delle conseguenze: "Sono tranquilla, in questo contesto ci aiutiamo a vicenda".
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Insomma a quanto pare i collettivi sono pronti nuovamente per un'altra sfilata dell'orrore incuranti delle conseguenze. Anche di quelle penali. A quanto pare la stagione dell'odio non si è chiusa e nel mirino finiscono sempre gli esponenti del centrodestra. Infine i collettivi promettono di dare il "benvenuto" alla Meloni il prossimo 24 novembre quando il premier sarà a Bologna: "Quel giorno inaugureranno il Tecnopolo e sarà installato un supercomputer. Vogliamo avere accesso anche a quello".