Marche, Giuliacci: il calore immagazzinato al suolo, perché siamo condannati
Perché assistiamo a sempre più frequenti disastri provocati dai temporali, come nelle Marche? Mario Giuliacci prova a spiegare perché i temporali in Italia sono sempre più violenti. Intanto, spiega il meteorologo, i temporali nascono da due fattori: il calore sottratto al suolo e il vapore assorbito.
Siccità - "Il calore assorbito dal suolo è tanto maggiore più il suolo è siccitoso. Infatti, se il suolo fosse umido allora una parte del calore solare in arrivo al suolo verrebbe speso per riscaldare il suolo medesimo (terraferma e mare). Ma se il suolo è siccitoso, allora tutto il calore in arrivo viene speso per riscaldare il suolo". Per di più, prosegue Giuliacci sul suo sito, "il suolo molto secco, e quindi molto compatto" è "quasi impermeabile all’acqua piovana la quale pertanto tende a scorrere in superficie andando ad ingrossare in poche ore i torrenti locali". E quest'anno una grave siccità ha colpito il nostro Paese.
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Anticiclone africano - Il calore assorbito dal suolo dipende dell’anticiclone africano. "Da giugno ad oggi l’Italia è stata quasi sempre sotto la cappa dell’anticiclone africano (in media 80 giorni ad oggi). Ma con la sua costante presenza ha trasmesso abnormi quantità di calore al suolo fino ad un metro di profondità".
Calore immagazzinato al suolo - "Il calore è il carburante dei temporali e tanto più il suolo è caldo tanto più sono intense (fino 20m/sec) ed estese in altezza a (fino 15 km ed oltre) le correnti ascendenti che danno luogo alla nube temporalesca. Ma con correnti ascendenti intense i chicchi di grandine e le neonate gocce di pioggia vengono sostenuti più a lungo nella nube e quindi hanno modo di ingrossarsi a dismisura". Quando giungono al suolo "sono devastanti" nubifragi.
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Vapore - I mari raggiungono in superficie la massima temperatura in settembre-ottobre. Ma più la temperatura superficiale dei mari è alta, più il mare tende a evaporare e quindi a immettere vapore sull’atmosfera sovrastante. Inoltre, più il mare è caldo e tanto più riscalderà dal basso l’aria atlantica in arrivo. Ma più l’aria sovrastante si riscalda e tanto più vapore può contenere. Ma quest’anno, a seguito della lunga permanenza dell’anticiclone africano, il mare a Nord delle Baleari e nel Golfo del leone (Sud della Francia) sono addirittura 4-5 gradi più caldi della norma. Per cui le perturbazioni atlantiche in arrivo dalla Spagna nell’attraversare tali mari si caricano, più che nel passato, di notevoli quantità di vapore e come tali raggiungono l’Italia. Ma quanto più vapore è presente nella nube temporalesca tanto più forti sono le correnti ascendenti al suo interno. Di conseguenza diventano più abbondanti anche le piogge con il rischio di nubifragi".