Multe, batosta mai vista: cosa cambia dall'1 gennaio, chi sarà rovinato
Mentre gli italiani fanno i salti mortali per far quadrare i conti tra rincari al supermercato e bollette alle stelle, si concretizza un altro incubo. Senza troppi clamori mediatici l’ennesima batosta economica sta per abbattersi sulle famiglie: da gennaio, per un meccanismo automatico, gli importi delle sanzioni per violazioni del Codice della Strada cresceranno fino al 10 per cento. Così, spiega Marcello Astorri sul Giornale, una multa per divieto di sosta passerebbe dagli attuali 42 a 46 euro, l'uso del cellulare alla guida da 165 a 181 euro, medesimo importo previsto per il superamento dei limiti di velocità tra i 10 e i 40 km/h. Un accesso abusivo alle zone a traffico limitato o il transito non autorizzato su una corsia riservata al trasporto pubblico passerebbe da 83 a 91 euro.
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Alla luce di questi dati, in un contesto così difficile, un altro balzello andrebbe a incrementare il quadro degli esborsi degli italiani. Insomma, una sorta di patrimoniale occulta. Tanto che l'Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) chiede "Un blocco dell'aumento previsto per il biennio 2023-2024, in attesa di tempi migliori", cosa che non andrebbe "a inficiare le attività complessive di repressione ai comportamenti di guida più pericolosi". Appello condiviso da Domenico Musicco, presidente dell'Associazione vittime incidenti stradali: "Noi non riteniamo le multe un modo efficace per fare sicurezza e prevenzione, molte volte servono per fare cassa e in un momento in cui il cittadino è tartassato un aumento delle sanzioni è da scongiurare".
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