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Roma, l'invasione delle Vespe Orientalis: perché sono pericolosissime
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Non veniva avvistata a Roma dagli anni Cinquanta. Ora è tornata a nidificare nelle aree verdi della Capitale e nelle sue palazzine storiche. Stiamo parlando della Vespa Orientalis, un imenottero dal manto rossiccio con una fascia gialla sull'addome e una sulla testa, una specie più aggressiva rispetto ad altre vespe con un veleno pericoloso per chi è allergico. Queste vespe, che arrivano dall'Asia, sono attirate dai rifiuti in putrefazione, in particolare la carne, e piano piano stanno invadendo tutta la città: i primi avvistamenti di luglio ma nell'ultima settimana le segnalazioni sono aumentate a tal punto che gli esperti non riescono più a star loro dietro. Le zone più colpite sono il centro storico, Monteverde e Prati dove secondo alcuni residenti le vespe orientalis si avvicinerebbero addirittura ai balconi delle case per rubare le crocchette di cani e gatti lasciate all’aria aperta. Un’altra area particolarmente colpita è Villa Pamphilj, una delle zone verdi più importanti della capitale: le vespe sarebbero attirate dagli avanzi di cibo lasciati dai turisti dopo i pic nic.
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Sia la Protezione civile che il dipartimento Ambiente del Comune di Roma sono impegnati per contrastare il fenomeno. Anche Ama è pronta a fare la sua parte e interverrà "nei casi in cui sia necessario l'utilizzo di insetticidi e disinfestanti", spiega Sabrina Alfonsi, assessora comunale all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti. "Ci siamo allertati da subito, insieme alla protezione civile, per monitorare e intervenire immediatamente su ogni caso che ci è stato segnalato", ha detto a Valentina Lupia di Repubblica. Tra gli interventi più recenti quelli eseguiti il 25 e il 26 agosto con sopralluoghi a Colle Oppio e poi a piazza Nicoloso da Recco, via Giovanni Miani, via Ambrogio Contarini, via Costantino Beltrami, via Giovanni Battista Belzoni, tutte tra Piramide, San Saba e Aventino. In ciascuna di queste aree - fanno sapere del Campidoglio - sono stati individuati esemplari di vespa orientalis ma non sono stati rinvenuti nidi. Tra una segnalazione e l'altra si terrà comunque "alta l'attenzione del fenomeno", aggiunge Alfonsi, "tra l'altro un fenomeno poco conosciuto". Per questo il dipartimento Ambiente è in contatto con l'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, per avviare un monitoraggio e il controllo dell'invasione della vespa orientalis a Roma.
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