Gallipoli, i giovani: "Virus in mare". Il sindaco: "Una balla"
"Sintomi simili al Covid, febbre, raffreddore e spossamento". Ma tampone negativo. A Gallipoli scoppia il giallo dell'estate. Alcuni ragazzi su social avrebbero segnalato alcuni sintomi riconducibili al Covid ma che al rientro a casa, dopo la vacanza, hanno dato esito negativo. Da qui è iniziata una sorta di campagna social da parte delle presunte vittime del virus misterioso a colpi di video con tosse e starnuti. I ragazzi avrebbero parlato di "virus nell'acqua", poichè tutte le vittime deio malesseri avevano fatto il bagno.
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Pronta la risposta del sindaco di Gallipoli che ha voluto, parlando all'Ansa, rivendicare le condizioni ottimali del mare della cittadina pugliese: "E' assurdo - spiega il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva - che quella che a tutti gli effetti è una bufala, sia diventata una notizia. Non c'è nessun allarme. Le nostre acque sono pulite: come è emerso di recente da un report di Legambiente, sono tra le più sicure. Non c'è nessun inquinamento, come si evince anche dai recenti campionamenti fatti anche nella zona del depuratore".
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E ancora: "Abbiamo - aggiunge Minerva - anche contattato i responsabili del Pronto soccorso dell'ospedale Sacro Cuore di Gallipoli, i quali hanno confermato che non esiste un aumento dei casi di ragazzi con sintomi come quelli denunciati sui social". Sulla vicenda, conclude il primo cittadino, "abbiamo provveduto col nostro ufficio legale a sporgere denuncia alla Procura della Repubblica di Lecce", anche per tutelare l'immagine della città tra le più ambite dai turisti di tutto il mondo. Insomma un vero e proprio caso dell'estate che però a quanto pare non trova riscontro nei dati scientifici e soprattutto negli approfondimenti fatti dall'amministrazione locale presso le aziende ospedaliere.