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Emilia Romagna, chiuse 28 spiagge: virus e "valori anomali", choc in Riviera

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Batteri oltre i limiti: 28 spiagge in Emilia Romagna sono costrette a chiudere. L'Escherichia coli torna così a spaventare una delle riviere più frequentate e importanti d'Italia. Sono trenta i chilometri di costa toccati dal divieto di balneazione. Il problema è rappresentato dai valori anomali registrati di recente: è stato osservato infatti un superamento dei limiti della presenza di questo batterio.

 

 

 

Nella rilevazione di martedì 26 luglio, l'Arpae (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha registrato il superamento dei limiti in 28 dei 98 punti di misura. La situazione sarebbe particolarmente critica a Goro, nel tratto di Pinarella di Cervia e in 26 tratti del Riminese. In genere i valori fuori norma sono attesi nelle 24 ore successive alle piogge, perché in quel caso - come spiega Leggo - vengono aperti gli sforatori a mare.

 

 

 

In questo caso, però, con la siccità perdurante e zero piogge c'è un'anomalia, secondo l'Arpae, e il fenomeno resta senza spiegazione. Un vero e proprio mistero, anche se secondo gli esperti, alla base potrebbe esserci un mix di fattori idrologici, meteorologici e marini. Innanzitutto la temperatura sopra la media dell'acqua del mare, con valori intorno ai 30 gradi, poi lo scarso ricambio delle acque e infine la siccità, che ha ridotto l'apporto dei fiumi. Tutto questo potrebbe aver scombussolato l'ecosistema marino. Per quanto riguarda l’Escherichia coli, invece, la sua pericolosità varia da ceppo a ceppo. La maggior parte risulta innocua per l’essere umano, ma ce ne sono alcuni che invece possono causare disturbi anche seri. I sintomi possono essere crampi addominali, nausea, vomito.

 

 

 

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