Emanuela Orlandi, "la tomba vuota di Katy Skerl": giallo in Vaticano, drammatica svolta
Il mistero che avvolge la scomparsa di Emanuela Orlandi si infittisce ancora di più. Di recente, infatti, è stata trovata una tomba vuota, con un indizio piuttosto inquietante: l’etichetta applicata sulla camicetta bianca con la quale fu sepolta una ragazza, uccisa alcuni mesi dopo la scomparsa di Emanuela. E così oggi, a quasi 40 anni di distanza, il giallo della figlia 15enne del messo pontificio di papa Wojtyla torna ad essere attuale per via di questo altro caso.
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Al centro di quest'altra storia - come spiega il Corriere della Sera - c'è la tomba vuota di Katy Skerl, la 17enne trovata strangolata a Grottaferrata il 21 gennaio 1984. La lapide, che si trova al cimitero Verano di Roma, è stata smontata e la cassa di legno è sparita. Non si sa se si sia trattato di un furto oppure di qualcos'altro.In ogni caso, adesso anche i gialli di Emanuela Orlandi e della coetanea Mirella Gregori (la prima sparita il 22 giugno 1983 e la seconda il 7 maggio dello stesso anno) sembrano riaprirsi. Nel 2013 Marco Accetti, fotografo romano e reo confesso del caso Orlandi, dichiarò che l’omicidio Skerl andava inquadrato nello stesso contesto. Stando al suo racconto, la studentessa sarebbe stata uccisa dalla fazione opposta a quella che aveva rapito Emanuela: si sarebbe trattato di un gioco di ricatti ai danni di queste ragazze. Ricatti legati alle forti tensioni di quegli anni nell'ambiente del Vaticano.
Secondo Accetti, la bara della 17enne sarebbe sparita per eliminare una prova che collega questo caso a quello Orlandi. Di che indizio si tratta? Della camicetta bianca indossata dalla defunta e dell’etichetta "Frattina 1982" applicata sul collo. Non si tratta di una parola casuale. Era già comparsa in uno dei comunicati di rivendicazione del sequestro Orlandi nell’estate del 1983. Ma gli inquirenti non riuscirono mai a capirne il vero significato. Tempo fa il fotografo disse pure: "Nel loculo troverete solo una maniglia, con la raffigurazione di un angelo". Esattamente quello che è stato rinvenuto adesso. Questo vuol dire che Accetti partecipò all’operazione o che qualcuno gli ha raccontato tutto? Un altro collegamento tra Katy Skerl e quel periodo buio è stato scoperto dal Corsera: la ragazza era nella stessa classe della figlia di uno dei tre bulgari all'epoca accusati dell’attentato al Papa.
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