Intossicazione, dalle uova al dettaglio decisivo: cosa fare per evitare il peggio in vacanza
Il caso della morte del piccolo Andrea Mirabile in vacanza a Sharm el-Sheik con la mamma e col papà ha lasciato in tanti senza parole. Il sospetto è che il piccolo e anche il papà siano stati vittima di una intossicazione alimentare. Sono in corso le indagini per capire quali possano essere state le cause del decesso. Intanto però è bene ricordare alcune delle regole basilari per avitare intossicazioni alimentari, soprattutto quando si va in vacanza.
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Innanzitutto fate attenzione alla Lysteria: "Le persone più a rischio di infezione da Listeria monocytogenes sono gli anziani, le persone con un sistema immunitario debole, donne in gravidanza e neonati - spiega al Corriere Barbara Paolini, vicesegretario ADI, Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica –. I focolai di listeriosi sono spesso associati con alimenti pronti al consumo e refrigerati come salumi, formaggi a pasta molle, latte o altri prodotti caseari. Per i formaggi a pasta morbida, il rischio di listeriosi per dose è stimato essere da 50 a 160 volte maggiore per quelli prodotti con latte non pastorizzato rispetto a quello pastorizzato. Bisogna comunque fare attenzione perché, nonostante la pastorizzazione uccida il batterio, molto spesso c’è il rischio di contaminazioni del latte e dei prodotti a causa di pratiche igieniche inadeguate dopo la pastorizzazione". Ma ponete anche molta attenzione anche alle tossinfezioni dovute alla sciorsa igiene sugli utensili da cucina come ad esempio posate, taglieri o piatti contenitori.
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E a proposito dei contenitori è severamente raccomndato on lasciare il cibo in frigo all'interno dei tegami di cottura. Bisogna pulire le superfici del firgo con acqua e aceto per evitare amare sorprese nel cibo che andiamo a consumare. Altro punto importante riguarda la frutta e la verdura. Vanno lavate sempre. Dopo il lavaggio, come ricorda ilCorriere, perché potrebbero svilupparsi alcuni batteri patogeni. Capitolo a parte poi per carne e pesce. La carne va conservata in sacchetti per alimenti nei ripiani bassi e va consumata entro 24 ore. Il pesce pulito invece va messo in un contenitore ermetico e coperto con una pellicola. Anche il pesce va consumato entro 24 ore. Occhio anche alle uova. Per evitare amare sorprese, bisogna assolutamente evitare di tenerle nel portauova dello sportello, a causa degli sbalzi termici dovuti all’apertura e chiusura. Infine un consiglio utile per cercare di controllare gli eventuali primi sintomi di una intossicazione: è fondamentale bere molta acqua per evitare la disidratazione legata al vomito. Inoltre è importante integrare l'acqua con elettroliti evitando di fare pasti pesanti e abbondanti.