Omicron 5, ecco la percentuale di reinfezione: arriva l'ondata peggiore?
L'aumento dei contagi degli ultimi giorni, secondo il presidente del Consiglio superiore di Sanità (Css) Franco Locatelli, sarebbe dovuto all'addio delle misure di restrizione, come le mascherine. Oltretutto, secondo quanto spiegato dai medici di base, chi ha sintomi non fa più il tampone o lo fa in casa. Locatelli ha dichiarato che le ultime varianti di Omicron 4 e 5 stanno portando a una maggiore infettività rispetto alle percentuali riscontrate con la variante Delta.
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Intervistato a Buongiorno di SkyTg24 Locatelli ha spiegato: "Osserviamo un incremento virale per il venir meno delle misure di protezione e all'alta contagiosità delle varianti Omicron circolanti Ba.4 e Ba.5, che rappresentano insieme metà dei ceppi circolanti. Ba.5 è sopra il 30% ed è più contagiosa e in grado di sfuggire alla risposta immunitaria degli anticorpi. Oggi abbiamo percentuali di reinfezioni che sono all'8,4%, ricordo che nel periodo in cui circolava Delta eravamo al 2%".
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Parlando dei vaccini Locatelli ha spiegato: "Continuano a essere altamente efficaci nella protezione della malattia grave. Anche coloro che hanno avuto Ba.1 possono reinfettarsi con Ba.5. Ci sono ormai in fase di avanzata valutazione i cosiddetti vaccini bivalenti in cui c'è una parte, la metà, rappresentata da Rna derivante dal ceppo originale di Wuhan e l'altra metà invece da Ba.1. Voglio essere chiaro, servono dei tempi per sviluppare i vaccini, ma i dati che abbiamo a disposizione indicano che questi vaccini bivalenti sono in grado di incrementare il titolo degli anticorpi neutralizzanti contro Ba.4 e Ba.5". Secondo l'esperto, i soggetti a rischio avranno la priorità sulla nuova campagna vaccinale in autunno, senza ovviamente escludere chi ha un'età inferiore di 60 anni. Locatelli considera inoltre ormai chiusa la parentesi sull'obbligo vaccinale: "Per il personale sanitario è una condizione imprescindibile. Occorre pianificare adesso quella che sarà la campagna vaccinale".