Ballottaggio a Verona, Monsignor Zenti: "Ecco per chi dovete votare". Esplode il caso
Il monsignor Giuseppe Zenti, vescovo di Verona, ha inviato una lettera ai confratelli della diocesi il 18 giugno, in occasione della campagna elettorale per il ballottaggio di domenica prossima, per l'elezione del nuovo sindaco della città. A far scalpore sono le parole usate dal vescovo all'interno della lettera. L'intento di tale scritto è quello di: "Individuare nei fedeli quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall’ideologia del gender, al tema dell’aborto e dell’eutanasia" queste le parole usate da monsignor Zenti.
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Il vescovo ha spiegato che secondo lui il compito degli ordinati non è quello di schierarsi per partiti o persone, ma segnalare presenze o carenze di valori civili con radice cristiana. Le esternazioni del 75enne hanno indignato, e non poco, gli esponenti del Partito democratico. All'interno della lettera il vescovo non ha fatto nomi e cognomi ma le sue parole sulla battaglia antigender sembrano essere un chiaro messaggio a sostegno del sindaco uscente Federico Sborina, esponente del partito di Giorgia Meloni e candidato di Lega e Fratelli d'Italia, che spesso richiama questi temi nei suoi comizi. Ma a quanto pare l'appello al voto per chi difende la famiglia tradizionale è una colpa da pagare. Almeno per la sinistra che ha subito criticato il prete.
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