Siccità, l'ordine alle centrali idroelettriche: "Pronti al rilascio dell'acqua", la situazione è disperata
La siccità sta mettendo in ginocchio gli agricoltori del Nord Italia, in particolare del Piemonte e della Lombardia. Per far fronte a questa emergenza causata da un caldo record e dall'assenza di precipitazioni potrebbe arrivare un aiuto dai laghi artificiali che, nella cerchia delle Alpi, conservano acqua che alimenta gli impianti idroelettrici. In Piemonte una disponibilità a collaborare in questo senso è arrivata dagli operatori del settore convocati dall'assessore all'Ambiente, Matteo Marnati che coordina il tavolo di emergenza sulla siccità istituito dal presidente Alberto Cirio. "La situazione degli invasi utilizzati dalle centrali non è rosea, perché la mancanza di pioggia e le scarse precipitazioni nevose dell'inverno hanno fatto scendere i livelli dei laghi artificiali, in qualche caso fino al 50% . Nonostante questo", annuncia Marnati, "abbiamo avuto la massima disponibilità a collaborare".
Del resto non si può perdere altro tempo se si vuole salvare il salvabile. "Ho fatto presente che le prossime due settimane saranno cruciali per salvare le produzioni agricole", prosegue l'assessore, "per questo abbiamo chiesto la disponibilità a rilasciare la maggior quantità d'acqua possibile, naturalmente fatte salve le esigenze - altrettanto strategiche - della produzione di energia elettrica".
L'attenzione degli operatori e dell'amministrazione è concentrata ora sull'esigenza di semplificare e accelerare la realizzazione di nuovi invasi. "Mi farò portavoce presso il governo per la costituzione di un tavolo dedicato", assicura Marnati. L'assessore all'ambiente ha incontrato anche i presidenti delle province piemontesi, alcune delle quali hanno già messo in campo azioni per gestire l'emergenza. "È necessario però costituire un coordinamento di supporto per definire linee guida e procedure armonizzate sul territorio".