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Elena Del Pozzo uccisa dalla madre, "ha confessato": interrogatorio-choc, tutto quello che non tornava

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Il caso di Elena Del Pozzo, la bimba di 4 anni di cui era stato denunciato il sequestro ieri, lunedì 13 giugno, si è concluso nel modo più tragico possibile. La piccola è morta e a indicare il luogo del cadavere è stata la sua giovane mamma, poco più che ventenne. La stessa che alla vigilia aveva denunciato ai carabinieri il rapimento della figlia da parte di un gruppo di uomini incappucciati e armati. Il corpo della piccola è stato trovato in un campo incolto a 200 metri da casa a Mascalucia, in provincia di Catania. Ad ucciderla è stata proprio la madre, che ha confessato il terribile delitto.

Già prima della terribile scoperta, però, la ricostruzione della mamma non aveva convinto gli inquirenti. La donna sarebbe caduta più volte in contraddizione durante l'ultimo interrogatorio. "Stanotte la donna ha subito un lungo interrogatorio e le erano state contestate varie incongruenze — ha detto all’Agi il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro —. Stamattina ha fatto ritrovare il cadavere e adesso stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni presumibilmente confessorie".

Poco fa, come riporta il Corriere della Sera, vicino al luogo del ritrovamento del cadavere sarebbe giunto il padre della piccola, anche lui molto giovane. I genitori di Elena vivevano in case separate, dopo alcuni dissidi personali.

Nelle ultime ore gli investigatori avevano acquisito e visionato i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona. Mentre non si riusciva a trovare nessun testimone del presunto rapimento. Secondo quanto rivelato da una fonte vicino agli inquirenti, inoltre, a far crollare la madre sarebbe stato il fatto che nelle riprese delle telecamere non si fosse trovato nulla che combaciasse con la sua ricostruzione. Ragione per la quale i sospetti si stanno pesantemente concentrando su di lei, fino a che lei ha confessato.

 

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