Guido Crosetto asfalta Speranza, "non è una scelta sanitaria": sporco gioco politico, ora è tutto chiaro
Guido Crosetto ha espresso la sua contrarietà per le regole anti Covid previste per elezioni amministrative e per i referendum sulla giustizia del 12 giugno. “Posso andare allo stadio per un concerto senza mascherina - ha twittato - posso fare la fila alla posta senza mascherina, posso andare al ristorante ma devo averla per votare? È chiaramente una scelta politica, non sanitaria”.
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A giudicare dalle risposte che ha ricevuto, sono in molti a pensarla come lui. Ciò non toglie che le regole siano già state decise: per votare il prossimo 12 giugno è obbligatorio indossare la mascherina (almeno chirurgica, non per forza FFP2) e utilizzare i gel igienizzanti messi a disposizione dagli scrutatori. Prevista anche la segnaletica che indicherà i percorsi da seguire e la distanza interpersonale di almeno un metro da mantenere. Dopo aver votato, l’elettore inserirà da solo le schede nelle apposite urne. Sono inoltre previste delle brevi interruzioni per procedere alla pulizia di seggi e locali utilizzati, così come presidenti e scrutatori dovranno sostituire la mascherina ogni 4-6 ore.
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Stabilite le regole anche per i positivi al Covid che non potranno presentarsi fisicamente alle urne. Chi si trova in isolamento domiciliare deve accordarsi con il proprio Comune, spedendo una dichiarazione al sindaco almeno 5 giorni prima del voto, in modo che venga organizzato il voto a domicilio. Chi invece è ricoverato in ospedale potrà esprimere le sue preferenze nelle sezioni ospedaliere o in altri seggi speciali creati appositamente per i contagiati.