Spari contro peschereccio italiano: interviene la Marina Militare, tensione con la Libia
Una motovedetta libica avrebbe aperto il fuoco contro un motopeschereccio italiano, il "Salvatore Mercurio", che si trovava in acque internazionali a Nord di Bengasi in compagnia di un'altra imbaracazione, il "Luigi Primo". I colpi partiti dalla motovedetta libica hanno provocato danni alle imbarcazioni, ma per fortuna senza feriti. In pochi istanti sulla zona è arrivata la fregata Grecale della Marina Militare italiana che ha invitato la motovedetta libica ad allontanarsi. Un gruppo di sanitari e uomini del San Marco sono subito saliti a bordo dei due pescherecci per garantire la sicurezza dell'equipaggio.
Un affare da oltre 10 miliardi di dollari l'anno che riguarda circa 11 milioni di tonnellate di pesce. Il cuore delle attività è alle Isole CanarieLa flotta di pescherecci di frodoche ci dà pesce con il bollino Ue
L’episodio, come riporta il Corriere, spiega una nota della Marina, si è verificato nella sera di ieri: i due pescherecci sono stati avvicinati da una motovedetta libica perché avrebbero violato le zone di pesca del paese nordafricano. Secondo il racconto di chi era a bordo del "Salvatore Mercurio" i libici avrebbero anche sparato una serie di colpi di avvertimento, senza però provocare danni.
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Mentre la fregata della Marina militare si dirigeva nel punto dove si trovavano i pescherecci, via radio la motovedetta libica ha comunicato ai militari italiani che i pescherecci si trovavano fuori dai limiti della Zona di protezione della pesca (Zpp) dichiarata dalla Libia e dunque invitandola a desistere dall’azione in corso. La "Salvatore Mercurio" fa parte della marineria di Mazara del Vallo, una delle poche che non sta aderendo all’agitazione dei pescherecci che va avanti da una decina di giorni.