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Modena, morto di Covid a 63 anni: "Omicidio", il caso giudiziario che sconvolge l'Italia

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Si ammala di Covid e muore a 63 anni: aperta una indagine per omicidio. Il caso giudiziario di Modena rischia di ribaltare il quadro della pandemia e di quanto accaduto negli ultimi due anni in Italia. La tragedia risale al marzo del 2020, in piena prima ondata. Un operaio di una cooperativa che collaborava con una azienda di lavorazione carni di Castelvetro, la Suincom, scompare in pochi giorni dopo aver contratto il virus. Giovedì, al Tribunale di Modena, si è celebrata l'udienza preliminare a carico del titolare della cooperativa e di una persona riferibile alla Suincom, accusati di omicidio per non aver fornito adeguati dispositivi di protezione.

 

 


"Confidiamo che, a novembre, nella prossima udienza, questa vicenda si chiuda perché l'azienda non ha nessuna responsabiltà. Infatti, il titolare della Suincom non è imputato in alcun modo", spiega intervistato dalla agenzia LaPresse l'avvocato dell'azienda, Roberto Sutich. Il legale sottolinea infatti come la vittima fosse un dipendente non della Suincom, ma della cooperativa a cui erano stati appaltati alcuni servizi e come tutti gli impiegati fossero stati dotati di adeguati dispositivi di protezione. "Vista la natura della attività dell'azienda, erano già disponibili i dispositivi di protezione che sono stati regolarmente distribuiti. Inoltre, non possiamo escludere che l'operaio abbia contratto il virus altrove, in altri contesti. La vicenda risale alla fase più acuta della pandemia".

 

 


Infine, Sutich ricorda anche che il 63enne era affetto da patologie pregesse "di cui siamo venuti a conoscenza solo leggendo gli atti del processo perché nessuno ne era al corrente". Durante l'udienza di giovedì, la Suincom ha chiesto il rito abbreviato a riprova, come evidenziato da Sutich, "della sua mancanza di responsabilità nella vicenda". 

 

 

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