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Bollettino 26 maggio, il mistero dei "morti di Covid": come si spiega il peggior dato in Europa?

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Reparto Covid

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a rimanere sotto controllo. I dati sono positivi, soprattutto quelli degli attualmente positivi (754.988) che sono in costante calo ormai da diverse settimane. L’unica nota stonata è quella dei morti di Covid: nell’ultimo report settimanale dell’Organizzazione mondiale della sanità l’Italia è seconda a livello globale e prima in Europa per nuovi decessi. Un fenomeno a cui è difficile dare una risposta: spetterebbe al ministero della Salute farlo.

 

 

Il bollettino di oggi, giovedì 26 maggio, dà conto di 20.322 contagiati, 58.368 guariti e 94 morti a fronte di 203.607 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 10% (+0,6 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitaria nazionale, la pressione non desta particolari preoccupazioni e anzi continua a scendere in maniera costante: oggi il saldo dei ricoverati Covid in reparti ordinari è -187 (5.782 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -9 (262) a fronte di 22 nuovi ingressi.

 

 

Nel frattempo la Fondazione Gimbe ha reso noti i dati dell’ultimo monitoraggio riguardante il periodo 18-24 maggio: in questa settimana è stato registrato un netto calo di contagi (-29,6%) ma anche di ricoveri ordinari (-16,2%), in terapia intensiva (-13,9%) e di decessi (-17%). Resta però il fatto che l’Italia sia sempre seconda al mondo per nuovi morti negli ultimi sette giorni.

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