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Vaiolo delle scimmie, ministero della Salute: "Valutare la vaccinazione ai sanitari"

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Il vaiolo delle scimmie continua a far preoccupare, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Adesso in una nuova circolare del ministero della Salute si valuta la vaccinazione ai sanitari, ma anche l'applicazione delle misure di quarantena in alcuni contesti e lo stop alle donazioni di sangue da parte dei contatti asintomatici. La vaccinazione contro questo virus, da effettuare "idealmente entro quattro giorni dall'esposizione", può essere presa in considerazione "per contatti a rischio più elevato come gli operatori sanitari, previa attenta valutazione dei rischi e dei benefici": questo si legge nella nota, che include nell'elenco anche il personale di laboratorio.

 

 

 

Per ora sono 68 i casi confermati in Unione europea, di cui sei in Italia, 42 i casi sospetti. Nessun decesso. Fuori dall'Europa, invece, sono stati segnalati due casi in Canada e 20 sospetti; un caso confermato a Boston e un caso probabile a New York. Due in Australia, uno in Israele e uno in Svizzera. Sulla possibilità di trasmissione di questa malattia, il ministero spiega: "Nell'attuale focolaio di Mpx (monkeypox, nome inglese della malattia) umano, la natura delle lesioni presenti in alcuni casi suggerisce che la trasmissione sia avvenuta durante i rapporti sessuali. La trasmissione attraverso il contatto con la pelle intatta è meno probabile, ma non può essere esclusa".

 

 

 

Sulla contagiosità del vaiolo, invece, il ministero afferma: "Dai focolai in Africa, il tasso di attacco secondario è stimato al 9-12% tra i contatti non vaccinati all'interno delle famiglie, tuttavia altre stime raggiungono il 50%, mentre nell'epidemia del 2003 negli Stati Uniti era pari allo 0%". Infine sui sintomi: "Sono mal di testa, febbre, brividi, mal di gola, malessere, astenia, mialgia, mal di schiena, eruzione cutanea e linfoadenopatia".

 

 

 

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