L'Aquila, l'ipotesi-choc: chi ha sbloccato il freno a mano dell'auto che ha travolto i bimbi dell'asilo
Giocano nel giardino i bambini. Sudano e si rincorrono. E gioca pure il bambino in quell'auto parcheggiata qualche metro più sopra, sulla salita. Osserva il freno dell'automobile, lo tasta, forse vuole imitare la madre che fino a qualche minuto prima, seduta al suo fianco, nel posto del conducente, ha manovrato abilmente gli strumenti di guida, che a lui sembrano giochi inaccessibili. E finalmente ce la fa. Sblocca il freno (è l'ipotesi) e la macchina corre. Corre più veloce su quella discesa. A quel punto forse si è accorto del pericolo, forse ha strillato o forse non c'è stato il tempo. Di fronte a lui il recinto del giardino dell'asilo Primo Maggio dell'Aquila, dove stanno giocando una decina di bimbi. I loro schiamazzi si trasformano di colpo in urla di terrore e pianto. L'auto si schianta, sfonda la recinzione.
Qualche bimbo riesce a scappare, sei vengono feriti, di cui due gravemente. Alle due e mezzo del pomeriggio di ieri si è consumato l'incidente. Tutti con il fiato sospeso, tutti a domandarsi come fosse successo. Le maestre sgomente, sei bimbi feriti. Tutti a sperare che per quei piccoli trascinati in ospedale a bordo dell'ambulanza l'accaduto si risolvesse in un brutto spavento. E poi è arrivata la notizia terribile, piombata come un proiettile. Uno dei bambini investiti non ce l'ha fatta, è morto durante il trasporto in ospedale in elisoccorso per il grave trauma. Nonostante le manovre di rianimazione, a quattro anni ha salutato i compagni di gioco per sempre. Si chiamava Thomas. «Era dolcissimo», dice una mamma che lo conosceva.
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GIÙ IL SIPARIO
È calato sulla città il lutto cittadino, proclamato dal sindaco Pierluigi Biondi. «Da padre e da rappresentante delle istituzioni sono sgomento. È una notizia terribile», ha commentato. Fratelli d'Italia, con in testa il sindaco, ha deciso di annullare l'evento con la Meloni previsto per oggi all'Aquila. «Di fronte a questo gravissimo incidente non possiamo che esprimere tutta la nostra vicinanza alle famiglie coinvolte», è il messaggio inviato dal presidente di FdI, Giorgia Meloni. C'è un altro ferito grave tra quei bimbi, in prognosi riservata. Tre i piccoli trasportati a Roma: due al Policlinico Gemelli e uno al Bambin Gesù. Due gemellini feriti. La speranza di tutti è che il bilancio dell'investimento non si aggravi. Dall'altro lato della barricata, però, c'è un'altra tragedia. Quella che si è consumata forse per errore umano. La tragedia della madre che ha lasciato il figlio da solo in macchina.
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LA DISCESA
Secondo le prime ricostruzioni, la donna di nazionalità bulgara, ora indagata per omicidio stradale, era proprio la mamma di due bambini dell'asilo che era andata a prendere, lasciando un altro, il più grande di 8-10 anni circa, a bordo della Passat parcheggiata in discesa. Il bambino, come si trattasse di un gioco, sarebbe riuscito a togliere il freno. L'auto in discesa ha preso subito velocità. Un'ipotesi tragica che dovrà essere confermata dagli inquirenti, i quali non escludono che l'auto, ora sottoposta a sequestro, abbia perso il freno per problemi tecnici. I soccorritori hanno dovuto liberare nel più breve tempo possibile alcuni piccoli rimasti incastrati tra il vano motore dell'auto e la cancellata. Rianimatori, chirurghi e ortopedici sul posto. Un momento delicatissimo anche per le maestre delle due scuole- oltre all'Infanzia c'è anche l'asilo nido "Primo maggio" - che, visibilmente segnate dall'episodio, hanno cercato di gestire al meglio la situazione, accogliendo i genitori dei piccoli, a partire da quelli rimasti coinvolti nell'incidente. Per ragioni di protocollo non tutti i genitori hanno potuto accompagnare i propri figli all'interno dei mezzi di soccorso e la cosa ha reso ancora più delicata la situazione. «La priorità è evitare che i bambini che hanno assistito alla scena restino traumatizzati». Mentre parla, una barella con una bimba sfila tra la gente. «Con alcuni bambini- riprende l'insegnante- abbiamo cercato di far finta che si sia trattato di un gioco, di minimizzare, spiegando che oggii genitori sono venuti a riprenderli in anticipo. Ma quanto è difficile».