Tg1, Dania Mondini e il petomane: "Sospetti sui testimoni". Trema la Rai: il caso si complica
Il caso del "petomane del Tg1", ammettiamolo, sta appassionando un po' tutti. E perplime. In sintesi: cinque indagati tra vicedirettori e capi redattori del tg della rete ammiraglia Rai per stalking e mobbing. Il tutto per la denuncia del mezzobusto Dania Mondini, giornalista e conduttrice del Tg1, la quale sostiene che per ridimensionarla sia stata messa in una stanza con un collega che non sa trattenere né flatulenze né rutti (il nome del collega, per ora, è top secret).
Il pm ha chiesto di archiviare, ma il procuratore generale Antonio Mura ha poi revocato l'archiviazione, segnalando il caso al Csm. Nella denuncia si legge anche che il presunto petomane in passato fu accusato di "molestie sessuali", sempre in Rai, oltre che di "dossieraggio contro alcuni colleghi". La denuncia della Mondini risale al 2018, la richiesta d'archiviazione risale al 2019, dunque il procuratore generale ha avocato l'inchiesta che prosegue.
Gli indagati per stalking e lesioni sono Filippo Gaudenzi, Marco Betello, Piero Damosso, Andrea Montanari e Costanza Crescimbeni, tutti dirigenti del Tg1. Gli avvocati della Mondini hanno anche annunciato "nuovi elementi probatori" che "coinvolgono altri dipendenti Rai". Nel dettaglio, si tratta di alcuni testimoni che hanno smentito la Mondini. Passaggio chiave per le considerazioni del procuratore generale che ha voluto il proseguimento dell'inchiesta: infatti ha parlato di possibile "sudditanza psicologica" dei testimoni in questione ai vertici Rai. Insomma, il sospetto è addirittura quello di falsa testimonianza. Si apprende che solo un vice caporedattore ha confermato al pm i fatti denunciati dalla Mondini.