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La terribile minaccia all'Italia: "È l'inizio della vostra fine". Il sospetto sull'attacco hacker

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L'attacco hacker ai siti istituzionali italiani non può passare in silenzio. L'attacco è stato grave ed è stato rivendicato con forza dalla cyber gang russ Killnet. Ma a preoccupare di più sono i toni che sono stati usati in questo "attacco all'Italia". Nella rivendicazione il collettivo non usa giri di parole e fa una minaccia diretta al nostro Paese: "Potrebbe essere l'inzio della vostra fine". Poi ci sono le tempistiche che non lasciano affatto tranquilli. L'assalto alle nostre reti informatiche, soprattutto quella del Senato e della Difesa è avvenuto dopo la visita di Draghi negli Stati Uniti. 

 

 

Un segnale sinistro che apre scenari inquietanti: i russi vogliono evitare che l'Italia resti saldamente ancorata all'alleanza atlantica? Le modalità di attacco di fatto sono quelle del DDoS (Distribuited denial of service). La modalità di azione è piuttosto semplice per la grammatica hacker: vengono mandati in tilt siti, servizi online e portali con "traffico spazzatura". Sostanzialmente i siti vengono "ingolfati" al punto da crollare. In questo momento la polizia postale sta portando avanti le verifiche su quanto accaduto ma di fatto l'indagine potrebbe durare a lungo. Killnet ha comunque fatto riferimento a Mirai, si tratta di un malaware che riesce a sequestrare il contenuto di un server agendo come un ordigno a scoppio ritardato. Quello subito dall'Italia nella serata di ieri è un vero e proprio atto di terrorismo. 

 

 

E come riporta Repubblica, c'è una spiegazione piuttosto chiara a quanto accaduta fornita da un esperto del settore: "Il gruppo hacker Killnet è di fatto la risposta filorussa agli attacchi del collettivo di Anonymous. Non parliamo più di cyber crime o di gang ransomware che hanno dato il loro supporto alla rispettiva patria ma di gruppi di hacker che o perano con azioni di guerriglia cyber con obiettivi ritorsivi, dimostrativi e di minaccia" chiarisce l'analista Pierguido Iezzi della società Swascan. Insomma in un modo o nell'altro siamo in guerra anche noi. Non con gli stivali sul campo di battaglia, ma in modo molto più silenzioso sulle autostrade del web.

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