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Sinistra ridicola, sfila a Milano e Roma il "reggimento Immortale". Così celebra i soldati sovietici

Angelo Zinetti
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Effetto Zagarolo: i nostalgici comunisti asserragliati nel comune romano che festeggiano domani la vittoria sovietica sul nazifascismo (con tanto di Zeta putiniana) fanno scuola. E così ecco che, da Roma a Milano, domani verrà celebrata anche la parata del Reggimento Immortale in onore dei caduti dell'Armata Rossa. In origine si trattava di una toccante cerimonia nata dal basso: la gente comune in Russia sfilava con le immagini dei genitori e parenti morti nella Seconda Guerra Mondiale; di recente la propaganda putiniana si è appropriata della manifestazione che ora è del tutto inquadrata nelle cerimonie ufficiali dello Stato Russo per il 9 maggio. Ma pure nel nostro Paese il Reggimento ha dei seguaci, soprattutto a sinistra.
«L'Unione Sovietica», si legge nel comunicato del Comitato organizzatore del Reggimento Immortale nostrano, «è il Paese che ha dato il contributo maggiore alla sconfitta del nazismo durante la Seconda Guerra Mondiale. Al prezzo di 27 milioni di morti, l'Urss nell'aprile 1945 ha conquistato Berlino, mentre gli anglo-americani erano ancora molto lontani dalla città».

 

Il Reggimento Immortale si celebra in più di 80 Paesi del mondo, ma con particolare partecipazione nello spazio post-sovietico. «Oggi più che mai è importante celebrare il Reggimento Immortale, tenere viva la memoria di chi ha combattuto il male e non fare nemmeno un passo indietro di fronte al nazismo che è tornato ad ammorbare alcune parti d'Europa», prosegue il comunicato, e non si sa se si riferisce all'avanzata delle destre democratiche in Europa o alla retorica del Cremlino sulla «denazificazione» dell'Ucraina. Forse a entrambe.

A Roma l'appuntamento è per domani alle ore 11 in Piazza San Giovanni. A Milano invece si troveranno alle 10 davanti al Cimitero Maggiore. Per via della natura commemorativa dell'evento saranno ammessi i simboli storici e bandiere degli ex Paesi sovietici, mentre non saranno tollerati simboli di alcun partito. «A coloro che verranno a onorare il Reggimento Immortale, chiediamo di portare solo il Vessillo della Vittoria e il nastro di San Giorgio e, naturalmente, fiori, fotografie o ritratti dei propri veterani».

 

 

Il Vessillo è quello issato sul Reichstag bombardato, il nastro invece è una decorazione russa riadattata da Stalin a medaglia per la vittoria sulla Germania. Oggi c'è chi lo associa alla famigerata "Z". Intato a Zagarolo le polemiche hanno portato il diniego della piazza da parte del Comune. Così il Pci locale festeggerà la vittoria russa del '45 non in piazza ma alla sede di partito. «Pur rispettando l'importanza della commemorazione dei partigiani sovietici caduti durante la seconda guerra mondiale», ha spiegato la prima cittadina Emanuela Panzironi con un'ordinanza pubblicata ieri, «è mio dovere esprimere il timore di una criticità nella gestione della manifestazione nel caso questa si svolgesse». 

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